Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] delle stesse. È però soltanto alla fine del 15° secolo, dopo la scoperta dell'America, con il dilagare della prima epidemia conosciuta di sifilide, che l'Occidente prende coscienza chiaramente del fatto che una malattia può trasmettersi da un uomo a ...
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KARA TEPE
A. Santoro
Località della Battriana antica (oggi Uzbekistan meridionale) situata nel settore NO della cinta muraria che delimitava il sobborgo dell'antica città di Termez ove è stato rinvenuto [...] .); all'epoca degli Eftaliti (V sec. d.C.) il sito fu utilizzato come luogo di sepolture (forse in connessione con qualche epidemia, di cui si conserva memoria nel nome locale, «collina nera») e continuò a essere usato come cimitero fino al X-XII sec ...
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Giornalista e scrittore statunitense (Portland, Oregon, 1887 - Mosca 1920). Dopo la laurea a Harvard cominciò a pubblicare sulla rivista socialista The masses e sul New York world, per il quale scrisse [...] bolscevica del 1917 che sono al centro del suo libro più famoso, Ten days that shook the world (1919; trad. it. 1946). Fallito il tentativo di organizzare in patria il Communist labor party, R. tornò in Russia, dove morì durante un'epidemia di tifo. ...
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GALENO Claudio (Κλαύδιος Γαληνός)
Arturo Castiglioni
Nato a Pergamo nel 129 d. C., figlio dell'architetto Nicone che diresse i suoi studî, frequentò le scuole dei filosofi greci e s'approfondì ben presto [...] nel campo della chirurgia. Nel 162 si portò a Roma ove presto ebbe grande rinomanza; nel 166, essendo scoppiata una grave epidemia, abbandonò l'Italia e tornò a Pergamo, ma fu ben presto richiamato a Roma da Marco Aurelio (169). Medico dell ...
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VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane
Lucio Biasiori
VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane. – Nacque a Capodistria nel 1498 dal notaio Giacomo, non si conosce il nome della madre; il fratello maggiore, Giovanni [...] sua nascita versava in condizioni economiche difficili.
Si immatricolò all’Università di Padova nel 1517 e, sfumato per un’epidemia di peste un suo trasferimento a quella di Wittenberg su interessamento di Giorgio Spalatino, nel 1524 si laureò in ...
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ORSI, Francesco
Valentina Cani
ORSI, Francesco. – Nacque a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) il 28 ottobre 1828, da Antonio, negoziante, e da Rachele Rognoni.
Frequentò il liceo del seminario vescovile di [...] dell’Università di Pavia e, ancora studente, si distinse per tenacia e coraggio prestando soccorso volontario durante una violenta epidemia di colera scoppiata nel 1855 a Nave, nel Bresciano. Portò a termine il corso di studi medici con ottimi ...
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PUNTONI, Vittorio
Mario De Santis
PUNTONI, Vittorio. − Figlio dell’omonimo grecista, rettore dell’Università di Bologna e senatore del Regno, e di Emma Ida Giacomelli, nacque a Pisa il 2 gennaio 1887.
Si [...] ’aria o dell’acqua, poteva trasformarsi in vibrioni di tipo colerasimile, variando così la sua virulenza (Osservazioni sull’epidemia colerica..., 1912; Ciaranfi, 1972, p. 4).
Anche grazie a quest’esperienza Puntoni decise di abbandonare l’Istituto di ...
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CACCIA DOMINIONI, Carlo
Luigi Ambrosoli
Nato a Milano il 14 maggio 1802 dal conte Paolo e da Marianna Martignoni, ebbe la prima educazione in un ambiente familiare refrattario alle idee rivoluzionarie. [...] per zelo e pietà. Fu confessore straordinario dei seminaristi e direttore spirituale delle suore orsoline. Nel 1836, durante l'epidemia, si adoperò a favore dei colerosi.
Nel 1838 fu ascritto tra i canonici del duomo di Milano nell'ordine ...
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Scrittore russo, nato il 17 gennaio 1860 a Taganrog nell'Ucraina. Il nonno paterno era stato servo della gleba, ma il padre riuscì ad elevarsi di condizione, tanto da poter anche avviare agli studî i figlioli. [...] , di tanto in tanto, ne riprendesse l'esercizio per un puro sentimento umanitario, come nel 1892, durante un'epidemia di colera. Quando s'iscrisse all'università, dissesti economici famigliari lo costrinsero a cercar lavoro, e appunto allora cominciò ...
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SOVICILLE (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio Mori
Paese e comune della Toscana, nella provincia di Siena, da cui dista 10 km. verso sud-ovest. L'abitato è un piccolo castello che sorge sulle pendici orientali [...] parte pianeggiante è largamente coltivata a cereali, viti, olivi o tenuta a pascolo. Il castello di Sovicille, che ebbe parte notevole nella storia della repubblica di Siena, fu desolato nel 1603 da un'epidemia che quasi ne distrusse la popolazione. ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).