La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] , il cui principale interesse era quello di definire il giusto comportamento che il credente avrebbe dovuto assumere di fronte all'epidemia mortale.
Per i medici del XIV sec. la peste, che non era descritta chiaramente né nelle fonti greche né nei ...
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VERNAZZA, Ettore
Andrea Vanni
VERNAZZA, Ettore. – Nacque a Genova intorno al 1470 da Pietro e da Battistina Spinola.
Il padre, notaio, nel 1461 fu cancelliere della Repubblica e tra il 1486 e il 1475 [...] la cura e il ricovero degli appestati.
Morì nella sua stanza del ridotto degli Incurabili il 27 giugno 1524, proprio durante un’epidemia di peste che colpì la città.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Genova, Notai Antichi, 1442, cc. n.n.; 1552 bis ...
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BONAIUTO da Casentino
Enzo Petrucci
Originario del Casentino, come lo indica il luogo di provenienza aggiunto al suo nome nei documenti a lui relativi, nulla si sa della sua famiglia, dell'anno della [...] da Parma e il milanese Pietro Peregrossi).
Durante il viaggio B. iniziava un poemetto (ff. 2-6v), terminato poi a Rieti, sull'epidemia di quell'estate romana, e con una lettera lo offriva a "dominus B. de Camerino" (f. 7) (quasi certamente Berardo da ...
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PORRO, Edoardo
Valentina Cani
PORRO, Edoardo. – Di famiglia lombarda, nacque a Padova il 13 settembre 1842 da Giovanni, ingegnere del catasto, e da Maria Anna Cassola.
In seguito al trasferimento del [...] del ginecologo e ostetrico Malachia De Cristoforis. Nell’agosto 1867 fu attivo nell’assistenza ai colerosi durante l’epidemia scoppiata a Milano e nelle campagne limitrofe.
Garibaldino convinto, nonostante la salda fede cattolica partecipò alla ...
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RIVALTA, Fabio
Giancarlo Cerasoli
RIVALTA, Fabio. – Nacque a Faenza l’11 settembre 1863 da Francesco e da Virginia Tramonti, primo di quattro fratelli. Dopo i primi studi a Faenza, si trasferì a Bologna [...] , dello psichiatra Pietro Grilli e di Cesare Federici, direttore della clinica medica generale.
Nell’agosto del 1886, durante l’epidemia di colera, prestò servizio a Russi in qualità di medico straordinario. Nel 1887 ottenne dal comune di Faenza un ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Domenico Celestino
Nacque a Pian Castagnaio (Siena), l'11 nov. 1768. Studiò medicina all'università di Siena e ancor prima di laurearsi presentò all'Accademia dei Fisiocritici una [...] 1805).
L'opera più significativa del B. in tema di medicina sociale è Dell'influenza della povertà sulle malattie epidemiche e contagiose, come di queste su quella, dell'importanza di migliorare le condizioni igieniche dei poveri onde togliere l ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] faceva più cari i poveri e gli umili, con i quali spartiva spesso il poco che aveva. Durante l'epidemia colerica del 1873, si prodigò incessantemente assistendo materialmente e spiritualmente gl'infermi. Cancelliere vescovile a Treviso nel 1875, fu ...
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VITALI, Bonaventura Ignazio Bonafede, detto l'Anonimo
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Busseto il 5 luglio 1686, morto a Verona il 2 ottobre 1745. Compì gli studî medici a Parma, poi si recò a Roma, [...] , come scrive C. Goldoni nelle sue Memorie, era chiamato dovunque vi fosse un caso particolarmente difficile o una grave epidemia; poco prima di morire aveva ricevuto dal re di Prussia la nomina a professore dell'università di Halle. Era stato ...
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MAROTTA, Domenico
Leonello Paoloni
– Nacque a Palermo il 29 luglio 1886, primo dei cinque figli di Ignazio, proprietario di una piccola tipografia, e di Concetta Corteggiani. Ragazzo, frequentò la farmacia [...] sperimentale nell’istituto di chimica generale, diretto da G. Errera. La settimana successiva sposò Vittoria Melograni. Durante l’epidemia di colera che colpì Palermo nell’estate del 1910 lavorò presso il laboratorio chimico municipale, diretto da T ...
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MARUSIG, Giovanni Maria
Maria Cristina Cergna
MARUSIG (Marushitz, Marussig), Giovanni Maria. – Nacque a Gorizia, dove fu battezzato il 17 giugno 1641, da Damiano; della madre è noto il solo nome di [...] , non a caso modificati o espunti in alcuni manoscritti, come la cinica quartina inserita sotto la data del 13 agosto, quando l’epidemia era al culmine, presente solo nel manoscritto 39 (c. 35): «Bon pan e bon vin in quarantia vevi / e sis chiastrons ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).