sacrificio
Adriano Favole
Dono od omaggio degli uomini agli dei
Il sacrificio è un atto rituale molto diffuso nelle religioni. Esiste una notevole diversità tra le varie forme assunte da questo rito: [...] la comunità da una colpa – un omicidio, un’offesa – o da una calamità che l’affligge – una carestia, un’epidemia, un prolungato periodo di siccità.
Le analisi degli studiosi
I sacrifici sono un argomento molto studiato da antropologi e storici delle ...
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CALATAYUD, Ximen Pèrez de
MM. Aragó Cabañas
Probabilmente figlio di Rodrigo Sánchez de Calatayud, nacque in Aragona forse nel secondo decennio del sec. XIV. In giovane età partecipò alla guerra combattuta [...] , l'epurazione degli Ufficiali regi poco efficienti, le misure prese per far fronte allo spopolamento dell'isola, seguito dall'epidemia del 1362, e quelle per assicurare gli approvvigionamenti della capitale e, infine, l'istituzione di un corpo di ...
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ALTIERI, Ludovico
Vittorio Emanuele Giuntella
Nacque a Roma l'11 luglio 1805, da Paluzzo e da Marianna di Sassonia.
Entrato nella carriera ecclesiastica, vi avanzò con eccezionale rapidità. Leone XII [...] della Basilica lateranense. Creato, per sua opzione nel concistoro del 17 sett. 1860, vescovo suburbicario di Albano, durante l'epidemia di colera del 1867 vi si prodigò con grande carità ed eroismo nell'assistenza ai colerosi e, contagiato a sua ...
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DE SENA, Giovanni
Francesco Cesare Casula
Figlio secondogenito di Giovanni e fratello di Antonio, primo visconte di Sanluri nel Cagliaritano, non si sa quando nacque né quando fu elevato al rango di [...] il triennio del suo governo, scoppiò nella città una terribile pestilenza che uccise 18.000 persone. Forse proprio a causa di tale epidemia lo stesso D., con la famiglia, si trasferì di lì a poco ad Alghero. Da allora non si hanno più notizie di ...
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Figlio (n. forse Poissy 1215 - m. presso Tunisi 1270) di Luigi VIII, cui successe (1226) sotto la tutela della madre, Bianca di Castiglia, che seppe affrontare con successo una rivolta dei baroni e raggiungere [...] che, decisa già nel 1267, mosse da Aiguesmortes il 1° luglio 1270 diretta verso Tunisi, ma appena avvenuto lo sbarco, un'epidemia di peste decimò l'esercito, e lo stesso re ne fu vittima. Molto importante fu la sua attività di patrono delle arti ...
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Secondogenito di Pietro Leopoldo, nacque il 26 maggio 1769. Quando il padre, per la morte del fratello Giuseppe II, fu assunto all'impero, cedette a lui il granducato di Toscana nel 1791. F., secondo le [...] opere pubbliche: la bonifica della Valdichiana, la costruzione di strade, il risanamento edilizio di alcune città. Un'epidemia di tifo petecchiale scoppiata in quegli stessi anni, rivelando le deficienze delle cure ospedaliere, lo indusse ad ...
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Droga
AAmedeo Limentani
di Amedeo Limentani
Droga
sommario: 1. Introduzione e note storiche. 2. Definizioni preliminari. 3. Epidemiologia della dipendenza dalla droga. 4. Eziologia. a) Fattori psicologici. [...] del carattere che rimanevano ben discernibili fra la massa di sintomi e manifestazioni riconducibili all'intossicazione vera e propria. Ma l'epidemia che ha afflitto il mondo verso la metà del secolo - e che non sembra finora dar segni di diminuzione ...
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PILLA, Leopoldo
Pietro Corsi
PILLA, Leopoldo. – Nacque a Venafro (Isernia) il 20 ottobre 1805 da Nicola, medico e naturalista, e da Anna Macchia, sua seconda moglie. Alla morte di Anna, nel 1818 Nicola [...] lo incaricò di una missione scientifica a Vienna, per studiare il colera e le misure lì prese per contrastare l’epidemia. Pilla ne approfittò per redigere un opuscolo, Osservazioni geognostiche che possonsi fare lungo la strada da Napoli a Vienna ...
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Sviluppo e articolazione della città
Elisabeth Crouzet-Pavan
Così come appare negli ultimi decenni del XIII secolo nella descrizione di Martino da Canal (1), Venezia è la città della pienezza. A questa [...] urbana viene fermata dalla Peste Nera fino al 1353. A quella data alcune grazie segnalano un debole miglioramento, ma l'epidemia del 1361 mette fine alla leggera ripresa dei quattro anni precedenti. Dal 1366 al 1370 si osserva un certo movimento ...
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Assistenza e beneficenza
Casimira Grandi
Storia di ordinaria povertà
«È necessario che cambi, se deve migliorare», scriveva G.C. Lichtenberg nel suo Libretto di consolazione nel secolo XVIII. Cosa doveva [...] gli antichi benefattori che i nuovi assistiti(53).
Cesare Cantù nel 1813, in una Venezia devastata dalla carestia e da un’epidemia di tifo, asseriva che i poveri sussidiati dall’erario erano 44.000 su 140.000 abitanti, cifre sicuramente derivanti da ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).