CALANDRINI, Cesare
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove fa battezzato il 3 ag. 1550, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani.
Giovanissimo, nel 1567, abbandonò la patria per [...] e si trasferi poi nell'abitazione di lui a Norimberga, dove tuttavia non poté restare a lungo per il diffondersi di un'epidemia. Negli anni della vecchiaia il C. scrisse a Norimberga alcune memorie della sua famiglia in cui si ricostruivano le prime ...
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GARIBALDI, Giovanni
Mario Crespi
Nacque a San Colombano Certenoli, sull'Appennino ligure in provincia di Genova, il 1° genn. 1838, da Giovanni Battista e Anna Aste; completati i primi studi presso il [...] e denominarono la formazione da lui descritta "nervo del Garibaldi".
Distintosi per il generoso impegno a Genova e a La Spezia nell'epidemia di colera del 1884, il G. fu consigliere comunale di Certenoli e di Coreglia, ove si prodigò a favore di un ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] guaritrice e vaticinante (A. medicus, A. Paean); gli vennero dedicati un Apollinar fuori della Porta Carmentalis, un tempio dopo l’epidemia del 433 a.C. e finalmente (28 a.C.) un tempio sul Palatino, mentre sempre più si identificava con il Sole ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] l'esito è prevalentemente mortale. 4) Meningite asettica: può essere provocata da v. di entrambi i gruppi; prevale il carattere epidemico e la sintomatologia è quella dell'interessamento meningeo; il v. può essere isolato anche dal liquor; l'esito è ...
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SALMONELLA
Mirella Fantasia
(v. salmonelle e salmonellosi, App. III, II, p. 651)
I microrganismi appartenenti al genere Salmonella sono ubiquitari (anche se nelle diverse aree geografiche esistono notevoli [...] da un animale infetto o perché viene contaminato con feci di animali o di persone infette. Gli alimenti più comunemente implicati nelle epidemie sono: carne e prodotti a base di carne, pollame, uova e prodotti a base di uova, latte non pastorizzato o ...
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La più importante città delle Indie Occidentali, capitale della Repubblica di Cuba. Il suo nome è, più precisamente, S. Cristóbal de la Habana dal nome Habana o Abana che gl'indigeni davano al territorio [...] , 6 di medicina, 2 di farmaceutica e altri 9 per le altre discipline (1843). Durante il 1850 scoppiò una nuova epidemia di colera (la precedente, quella del 1833, aveva mietuto 8313 vittime in tre mesi nella sola capitale) decimando nuovamente la ...
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. Insetticida sintetico (v. insetticidi, in questa App.). il cui nome è formato dalle iniziali del composto chimico del quale esso è costituito: il dicloro-difenil-tricloroetano. Tuttavia anche questo [...] , pidocchi, mosche), nel qual campo esso ha reso enormi servigi durante l'ultima guerra, impedendo il diffondersi di epidemie di tifo petecchiale. A Napoli, nel 1944, le autorità anglo-americane fecero circa 3 milioni di disinfestamenti su persone ...
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SEBASTIANO, santo
Carlo CECCHELLI
Umberto GNOLI
, La figura di S., soldato e martire, già circonfusa di leggenda, risalta nell'anonima passio del sec. V.
L'anonimo compilatore lo crede oriundo di Narbona [...] con frecce che sino dalla remota antichità furono il simbolo della peste, perciò S. fu assunto come protettore contro questa epidemia. Già durante la peste del 680 Pavia gli aveva dedicato un altare, e nella stessa occasione i Romani nella chiesa ...
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. Narra la cronaca della Novalesa che due fratelli, Rogerio ed Arduino (figli, a quanto sembra, di un primo Arduino, di stirpe comitale), vennero dai loro sterili monti in Italia, e furono accolti da Rodolfo [...] anzi in quella dell'Italia superiore. Sposò in prime nozze Ermanno di Svevia, morto poco dopo, a Trento, per l'epidemia scoppiata nell'esercito imperiale (28 luglio 1038); e in seconde nozze, Enrico, marchese del Monferrato, se pure, come credono il ...
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RAMAZZINI, Bernardino
Pietro Capparoni
Medico, nato a Carpi il 3 novembre 1633, morto a Padova il 5 novembre 1714. Fatti in patria i primi studî presso i gesuiti, a 19 anni fu inviato a Parma per compiervi [...] ecc., ivi 1698; De Principum valetudine tuenda, ecc., Padova 1710; De morbis artificum, ecc., Modena 1713; De contagiosa epidemia quae... in boves irrepsit, Padova 1712; Opera omnia medica et physiologica, Ginevra 1716.
Bibl.: De Renzi, Storia della ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).