MONTORFANO, Giovanni Donato
Gianluca Zanelli
MONTORFANO, Giovanni Donato. – Figlio del pittore Alberto, fu attivo a Milano tra i gli ultimi due decenni del XV secolo e l’inizio del secolo successivo.
Si [...] , p. 201) L’opera, verosimilmente databile in prossimità del 1485 per la presenza dei santi Sebastiano e Rocco, collegabile all’epidemia di peste che si propagò nella città di Milano proprio in quell’anno (Frattini, 1990, p. 2321; Buganza, 1998, p ...
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PALMERINI, Pierantonio
Alessandro Nesi
PALMERINI, Pierantonio. – Nacque quasi certamente a Urbino verso l’anno 1500 da Battista di Palmerino di Matteo e da una donna di nome Mita, della quale non si [...] ) avvenuta pochi anni prima, ma di Giacomo di Marco si perdono subito le tracce, poiché egli verosimilmente morì in un’epidemia di peste. Palmerini invece si trattenne a Dubrovnik fino al 1530, dipingendovi una grande pala con l’Ascensione per la ...
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CURIONE, Celio Agostino
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1538 a Salò sul Garda (prov. di Brescia) da Celio Secondo, di nobile famiglia piemontese, e Margherita Bianca Isacchi, del patriziato milanese.
Il [...] avrebbe dovuto attenderlo l'amico paterno Martin Borrhaus, rettore dell'università, che però morì nel frattempo, vittima della epidemia. Molto presto comunque il C. ottenne all'università di Basilea una cattedra di retorica, diventando in questo modo ...
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CAPPONI, Luigi
Franco Angiolini
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Spirito (gonfalone del Nicchio), il 10 luglio 1505 da Giuliano di Piero di Gino e da Ginevra Sacchetti.
Avviato ben presto alla [...] 1576 coadiuvò i commissari delle porte di Firenze per controllare il rispetto delle norme sanitarie prese per fronteggiare l'epidemia di peste diffusa in gran parte della penisola.
Di tutti questi incarichi il più importante, dal punto di vista ...
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Nacque nel 1820 a Pinerolo dal generale Gabriele e da Camilla Angelica De Caze de Méry, primogenito di due sorelle e di un fratello. Ereditati dal padre la devozione e il profondo attaccamento alla monarchia [...] . In realtà il D. fu costretto a rimandare di parecchie settimane l'inizio della nuova missione, poiché - essendo scoppiata un'epidemia di colera a Londra, dove egli poco tempo prima era passato - giunto a Lisbona dovette trascorrere un periodo di ...
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CALANDRINI, Filippo
Clara Gennaro
Nacque a Sarzana nel 1403 da Tommaso e da Andreola de' Bosi. Alla morte del padre, avvenuta prima del 1414, fu affidato, assieme ai fratelli, al tutore ser Giorgio [...] morte di questo (8 ag. 1458), il C., che si trovava nei pressi di Viterbo, ove si era rifugiato per fuggire un'epidemia che imperversava a Roma, raggiunse, insieme col cardinal Piccolomini, la città. Nel conclave che si riunì il C. ottenne nel primo ...
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MORO, Damiano
Giuseppe Gullino
MORO, Damiano. – Nacque a Venezia nel settembre del 1431, primogenito di Giovanni, figlio del procuratore Antonio, e di Marcolina Loredan di Marino di Marchesino, sposata [...] Cornaro regnava da sola dopo la repentina morte del marito Giacomo II Lusignano, quanto per l’imperversare di un’epidemia pestilenziale che ormai si protraeva da tempo.
Esecutore delle deliberazioni del Senato nel gennaio 1475, il 7 aprile successivo ...
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ZANE, Jacopo
Giacomo Comiati
Nacque a Venezia il 20 dicembre 1529 da Francesco e Maria Gradenigo.
La sua educazione fu affidata a fra Benedetto, minore conventuale. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti [...] urbana nel momento in cui si temette un’invasione turca dell’isola, nonché lavorò alla gestione dell’area durante l’epidemia di peste scoppiata durante il suo mandato.
È sicuramente possibile che il lungo periodo cretese non sia stato altro che ...
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QUATRARIO, Giovanni
Lisa Ciccone
QUATRARIO, Giovanni. – Ultimo degli otto figli di Nicola di Bartolomeo, nacque a Sulmona nel 1337 da una delle più nobili famiglie della città, fautrice della politica [...] è un’elegia scritta per la morte della madre, nella quale Quatrario ricorda tra l’altro i luttuosi eventi conseguenti all’epidemia di peste del 1348 e del 1363. Nella Prosopopea del gelso l’autore ricorre alla personificazione di una pianta di cui ...
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FULCI, Ludovico
Paolo Camponeschi
Nacque a Santa Lucia del Mela, presso Milazzo, il 1° genn. 1850 da Antonio e da Antonina Taccone.
I Fulci di Santa Lucia del Mela, nobili originari di Tropea, si erano [...] assise di Roma per i fatti di piazza Sciarra susseguenti all'esecuzione di G. Oberdan, avvenuta a Trieste nel 1882.
In seguito all'epidemia di colera del 1887, fondò l'Opera pubblica di assistenza La croce d'oro, per cui fu decorato con la medaglia d ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).