DE FRANCESCHI, Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Borgo San Donnino (dal 1927 Fidenza, prov. di Parma) il 19 apr. 1850 da Severino e Luigia Quaglia. Di famiglia agiata, dopo gli esordi militanti [...] per il D. un seguito personale. Nel 1886 Felice Cavallotti lo accusò di essersi sottratto ai doveri di solidarietà durante la epidemia di colera del 1884 a Napoli, ma, sebbene ripetutamente sfidato a farlo, non provò mai l'accusa.
Nel luglio 1889 il ...
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MALVICA, Ferdinando
Antonio Carrannante
Nacque a Palermo nel 1802 da Antonino - barone di Villanova in base a un privilegio concesso alla famiglia nel 1788 e consigliere della Corte suprema - e da Angela [...] espressione nella Memoria sul cabotaggio tra Napoli e Sicilia, scritta nel 1836, ma pubblicata nel 1838 (Palermo) dopo l'epidemia colerica che aveva ucciso il padre e contagiato il M., il quale invece era riuscito a guarire.
Tesi della Memoria ...
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RIMA, Tommaso
Marica Roda
RIMA, Tommaso. – Nacque a Mosogno, nel Canton Ticino, l’11 dicembre 1775 da Giacomo Antonio Gianini-Rima e da Maria Xaveria Zanedei, originaria della Corsica.
Il cognome della [...] Tra la fine del 1812 e nel 1813 fu destinato all’ospedale militare di Ancona con l’incarico di porre fine a un’epidemia di oftalmia contagiosa che faceva strage tra i soldati là acquartierati. In quella circostanza e nonostante Antonio Scarpa, il più ...
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BIANCHI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, intorno al 1620, da Pierantonio di Giovanni Domenico. Grazie alla sua qualità di cittadino originario, scelse la carriera cancelleresca, dalle prospettive [...] , lasciata Venezia, se n'erano andati a Napoli ove, per la quasi totale rarefazione di manodopera provocata dall'epidemia, si offriva un lavoro sicuro con prospettive di maggiori guadagni; tenersi in costante collegamento e facilitare l'operato dei ...
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GRAMEGNA, Luigi
Giuseppe Zaccaria
Nacque, il 3 ott. 1846 a Borgolavezzaro, nel Novarese, ai confini con la Lomellina, da Gaudenzio e da Giovanna Carboni, primogenito di quattro fratelli. Il padre, medico [...] al 1663). La prima guerra mondiale coincide con un lungo silenzio, che verrà interrotto solo nel 1922, con l'uscita di Epidemia d'amore (1683). Seguirono nel 1923 La strega, che, risalendo al 1462-63, si colloca agli inizi della saga (la ristampa ...
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GINAMMI, Marco
Lucinda Spera
Nacque a Venezia nel 1590 da Bartolomeo. La famiglia, originaria di Lavenone, nel Bresciano, si era trasferita nella città lagunare per le possibilità imprenditoriali che [...] occasione dei festeggiamenti organizzati per l'inizio della costruzione della chiesa della Salute, subito dopo la fine dell'epidemia (La liberazione di Venezia, 1631). Successivamente, lo si ritrova ai vertici dell'arte: gli atti della corporazione ...
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MANISCALCO, Salvatore
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Nacque intorno al 1813 a bordo di un bastimento in navigazione tra Messina e Palermo. Poco o nulla si sa sulla sua famiglia e sugli anni della giovinezza vissuti prevalentemente [...] di individui il più delle volte ingiustificatamente perseguitati e si diede molto da fare per soccorrere i colerosi dell'epidemia del 1854 e i terremotati del 1857.
Temuto dai liberali, era inviso anche a parte dell'aristocrazia siciliana. Forse ...
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COLOMBINI, Caterina, beata
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Siena intorno al quarto decennio del sec. XIV da Tomaso, ricco commerciante di panni di lana in Siena e in Perugia.
La famiglia della C. apparteneva [...] rapporti intrattenuti con le monache benedettine di S. Bonda e di altri monasteri senesi, vennero richiamati in patria durante un'epidemia di peste, nella quale si distinsero per l'abnegazione nell'assistenza ai colpiti.
La C. e le sue compagne ...
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NICCOLINI, Pietro
Marco Cavarzere
NICCOLINI, Pietro. – Nacque il 5 settembre 1572 a Firenze da Lorenzo e Isabella Corsi.
La famiglia patrizia apparteneva ai vertici del sistema di potere mediceo: suo [...] secondo il modello borromaico degli Acta ecclesiae mediolanensis; dall’altro, cercò di dare una risposta devozionale all'epidemia, organizzando nel 1633 il trasferimento in città della popolare reliquia della Madonna dell’Impruneta. Sempre sul piano ...
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MORENA, Acerbo
Lidia Capo
MORENA, Acerbo. – Nacque verso il 1120-25 dal giudice, console e cronista lodigiano Ottone.
È attestato, solo per la sua attività di giudice ed esperto di diritto, da diversi [...] nel momento in cui Lodi passava ai suoi avversari, sono su di lui la testimonianza più significativa che abbiamo.
Contagiato dall’epidemia che scoppiò a Roma ai primi di agosto, ottenne per questo motivo il permesso di rientrare a Lodi. Morì però a ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).