MOROSINI, Giovanni
Gino Benzoni
MOROSINI, Giovanni. – Nacque il 30 giugno 1633 a Venezia da Alvise (1606-1652) 'della sbarra' di Giovanni, e da Laura di Domenico Contarini.
Al pari del padre, s’impegnò [...] nuova sede. La città era preda della peste, che continuò a infierire anche successivamente: sorta di costante, questa epidemia, d’una mala sanità congenita al paese ottomano, la cui natura malvagia – secondo Morosini – si sarebbe 'condensata' nel ...
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FANTINI, Guglielmo (Guglielmetto; Guglielmo da Chieri)
Giovanni Romano
Non si conosce la data esatta della nascita del F., avvenuta probabilmente a Chieri (prov. Torino) intorno al 1400. Il primo documento [...] stile suggeriscono una cronologia inoltrata e la presenza dei ss. Sebastiano ed Antonio, forse da collegare a una epidemia di peste, potrebbe consentire una più puntuale datazione; altri affreschi nella stessa chiesa documentano l'esistenza di una ...
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LAMBERTINI, Cesare
Filippo Crucitti
Nacque a Trani nel 1475 da Pietro e da Nenna Bonismiro.
Il padre proveniva da un ramo di un illustre casato bolognese trapiantato in Puglia e appartenente a quella [...] L., confidando nella propria condizione di ecclesiastico, accorse in aiuto del fratello ma fu arrestato. Liberati dopo che un'epidemia di peste scoppiata in città aveva ghermito la moglie e cinque dei sette figli maschi di Colantonio, lasciarono la ...
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MARENCO, Carlo
Antonio Carrannante
– Nacque il 1° maggio 1800 a Cassolnovo di Lomellina, presso Pavia, da Lazzaro, nobile proprietario terriero, e da Ippolita Bassi da Ceva, anche lei di antica e nobile [...] della città. Si dimostrò pienamente all’altezza della situazione, mettendo in luce grandi capacità organizzative e decisionali sia nell’epidemia di colera che colpì Ceva nel 1835 sia in altre dolorose circostanze (come il crollo di un muro, che ...
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RAIMONDO, Annibale
Gabriele Coradeschi
- Nacque a Verona nel 1505.
Poco si conosce della sua vita: l’unica fonte di un certo rilievo, per quanto povera di informazioni, è quella riferita da Scipione [...] , con la pubblicazione di un attacco ai ‘medici razionali’ e di un resoconto sulle origini e le cause fisiche dell’epidemia di peste che colpì Venezia fra il 1575 e il 1576 (Discorso de Annibale Raimondo veronese nel quale chiaramente si conosce ...
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PALLAVICINO, Giovanni Battista
Andrea Vanni
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovanni Battista. – Nacque a Genova intorno al 1480, figlio di Cipriano e di Bianca Gattilusio, esponenti di spicco del patriziato [...] la costruzione e l’approvvigionamento dell’ospedale di S. Giacomo degli Incurabili: d’altronde, nel 1513, durante una grave epidemia, egli aveva favorito il fratello Babilano nell’acquisto e nel trattamento in regime di monopolio degli arredi dell ...
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VERATTI, Emilio
Maria Carla Garbarino
Nacque a Varese (nel quartiere di Biumo superiore), da Pasquale e da Marietta Trolli, il 24 marzo 1872. Dopo essersi diplomato al Liceo classico di Varese, si iscrisse [...] in un Paese ancora flagellato da difterite e febbre tifoidea, che avrebbe di lì a poco dovuto affrontare anche le epidemie di spagnola e di encefalite letargica. A partire dal 1906 gli venne affidato anche l’insegnamento della batteriologia, incarico ...
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TREVISAN, Paolo
Daniele Dibello
– Nacque nel 1452 dal matrimonio di Andrea Trevisan dalla Drezza con Elena Contarini. Crebbe fra numerosi fratelli e sorelle: Giacomo, Marco, Michele, Davide e Pietro; [...] dal maggio del 1503, qui Trevisan ebbe a che fare con una delle comunità più riottose al dominio della Serenissima. Un’epidemia di peste, la fuga del rettore dell’Università, le inondazioni del Brenta e del Po, il vuoto nelle casse della Camera ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] disputatio, sull'inondazione gravissima del Tevere del 1598 di cui dà una spiegazione essenzialmente astrologica; una Disputatio sudi una epidemia avutasi a Roma nel 1591 e 1593, ove considera con gravi limitazioni la teoria del contagio vivo; un ...
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DEGLI AZZI VITELLESCHI, Francesco Maria
Lauro Rossi
Nacque a Foligno il 24 dic. 1819 da Ugo Degli Azzi aretino, e dalla marchesa Rita Vitelleschi. Avviato agli studi presso il collegio di Castiglion [...] III.
Nel corso del '55 un altro grave evento venne a turbarlo: la moglie e il figlio perirono in seguito a una grave epidemia di colera. Il D. lavorò per qualche tempo nel taglio dei legnami per conto di una società francese, ma nel marzo '57 subì ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).