CARACCIOLO, Francesco Marino
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Figlio di Marino, principe di Avellino, e di Francesca d'Avalos, nacque postumo il 29 genn. 1631. Erede universale dei titoli e dei beni del padre, che nel suo testamento [...] il suo ufficio di gran cancelliere, ma poi si recò ad Avellino, dove giunse il 10 giugno, quando l'epidemia si andava ormai manifestando con gran virulenza. In questa occasione si prodigò con intelligenza e abnegazione: cercò di circoscrivere la ...
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MIGLIETTA, Antonio
Stefano Arieti
– Nacque a Carmiano (vicino Lecce), da Francesco Cesareo e da Paolina Tarantino, l’8 dic. 1767 (e non, come altrimenti asserito da taluni, l’8 sett. 1763 o 1767).
Il [...]
Restaurata la dinastia borbonica, nel 1816 in qualità di segretario generale dell’Ufficio del protomedicato si impegnò affinché l’epidemia di peste scoppiata a Noja (od. Noicattaro), nel Barese, non si diffondesse nel Regno. Nel 1817 si prodigò nell ...
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FRANCESCO da Conegliano
Rotraut Becker
La prima notizia sicura su di lui è l'anno del suo ingresso nell'Ordine cappuccino, il 1589. Resta sconosciuto il cognome, mentre la sua provenienza si ricava [...] , dove la costruzione del convento volgeva al termine, ma quell'anno non si tenne il capitolo a causa della minaccia di un'epidemia di peste.
I rapporti di F. con i Gonzaga non si erano interrotti; nel novembre 1611 cercava un'occasione per spedire a ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] , infatti, si trovava a dover fronteggiare la peste. Segnalata da alcuni mesi in casi isolati, nell'autunno l'epidemia era scoppiata con virulenza, ed il governo della Repubblica, dopo una condotta inizialmente ispirata a prudenza e cautela, si ...
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CAPI, Francesco (Franciscus Capius, Franciscus de Capitibus, Francesco da Siena; per errore anche: Franciscus Lapius o Campanus)
Alfred A. Strnad
Figlio di Pietro Capi (de Capitibus), nacque in Siena [...] del suo Ordine, questo scrupoloso uomo di chiesa morì nella città sede del suo vescovado nell'autunno 1465 durante l'epidemia di peste che allora vi imperversò e fu seppellito nella cattedrale. Non è possibile stabilire la data esatta della sua ...
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BUTI, Gregorio
Julius Kirshner
Appartenente ad antica famiglia pistoiese (le case dei Buti erano comprese nella parrocchia di S. Giovanni Foricivitas, e si trovavano lungo la via che ancor oggi porta [...] dalle fonti a noi note. Non è improbabile che egli sia morto - secondo l'ipotesi avanzata dal Chiappelli - nel corso dell'epidemia di peste che desolò la Toscana e l'Italia intera tra il 1399 e il 1400. Nelle Memorie del convento pistoiese dei servi ...
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FILIBERTO II, duca di Savoia
Renata Crotti Pasi
Figlio primogenito del duca Filippo II e di Margherita di Borbone, nacque a Pont-d'Ain (dipartimento dell'Ain) nel 1480 e fu a lungo allevato presso la [...] in seguito i duchi si trasferirono al di là delle Alpi nel castello di Pont-d'Ain, per salvaguardarsi da una forte epidemia di peste che aveva colpito il Piemonte. Mentre F. soggiornava nel castello dove era nato, fu colpito da attacchi di febbre che ...
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MICHELE da Piazza
Salvatore Fodale
MICHELE da Piazza. – Con questo nome è tradizionalmente indicato l’autore della cronaca, in realtà anonima, edita per la prima volta da Rosario Gregorio nel 1791 con [...] delle messi, carestia e fame conseguenti), agli eventi naturali (eclisse solare, alluvione di Catania) e alla tragica epidemia di peste del 1347, fornisce notizie, anche molto particolareggiate, di grande rilevanza, perché non giungono da nessun ...
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FERRERO GOLA, Giuseppe
Giuseppe Sircana
Nacque a Racconigi, in provincia di Cuneo, il 18 marzo 1848 da Tommaso e da Delia Gola.
Dopo aver compiuto gli studi classici presso il ginnasio locale, il F. [...] posizioni moderate e accettò la monarchia. Nel 1883 fu nominato ufficiale della Corona d'Italia. Nel 1884, durante l'epidemia colerica, ricevette dal prefetto l'incarico di visitare le persone colpite e di vigilare sulla salute pubblica nel Viterbese ...
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MANNUCCI, Federico
Sabino Maffeo
Di antica famiglia fiorentina, nacque a Roma il 16 sett. 1848, terzo dei cinque figli di Giuseppe e di Barbara dei conti Zamboni. Il 18 giugno 1870 ottenne il baccellierato [...] più importanti edifici della S. Sede dentro e fuori del Vaticano, si ricordano l'allestimento di un lazzaretto per un'epidemia di colera (1884); l'Esposizione vaticana per il giubileo sacerdotale di Leone XIII (1888); l'intervento su un pericoloso ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).