GALLI, Raffaello, detto Torello da Casentino
Dario Busolini
Nacque da famiglia originaria del Casentino nell'ultimo quarto del sec. XV, probabilmente a Firenze, dove vivevano gli zii Giovanni Lapucci [...] realizzato lo scopo ultimo del suo viaggio, nel mese di ottobre 1517 il G. morì di colera a Canton, colpito dall'epidemia che uccise anche Da Empoli e Pucci.
La morte prematura impedì al G. di assistere all'esito della spedizione, che si risolse ...
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GAETANO, Alvise (Luigi)
Giovanna Capitelli
Tra i protagonisti della scuola marciana di mosaico "moderno", risulta attivo a Venezia nel cantiere decorativo della basilica di S. Marco dal 1595 al 1631.
Formatosi [...] II e di essere pronto a far seguire in breve tempo il suo.
Il G. morì nel 1631, forse a seguito di quell'epidemia di peste di cui furono vittime altri mosaicisti marciani quali Pietro Luna e Lorenzo Ceccato.
In seguito a tali avvenimenti, il cantiere ...
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PICO, Alessandro I
Bruno Andreolli
PICO, Alessandro I. – Terzogenito di Ludovico II e della sua seconda moglie Fulvia da Correggio, nacque il 15 maggio 1566.
Il padre morì nel 1568 e, in conseguenza [...] abitanti. Fra le vittime vi fu anche la moglie di Alessandro Laura d’Este deceduta il 14 novembre 1630. Terminata l’epidemia, il duca volle che venisse eretta nella chiesa di S. Francesco una cappella dedicata alla Madonna della Ghiara di Reggio in ...
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Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] . 1883) e sulla questione sociale.
Nel 1887 contrasse il tifo, curando gli abitanti di Giubiasco colpiti da una forte epidemia. Riportato in Italia dal fratello Domenico, grazie ad una amnistia per i reati politici, si stabilì prima a Civitavecchia e ...
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FAZZINI, Lorenzo
Raffaele Santoro
Nato a Vieste (Foggia) il 19 genn. 1787 da Tommaso e da Porzia Medina, seguì l'istruzione primaria nella città natale; studiò poi a Foggia, a Benevento e nel seminario [...] stranieri, gli giunse tardivamente sul letto di morte.
Il F. morì a Napoli il 4 maggio 1837, durante un'epidemia di colera.
Pur essendo in quel periodo proibite le cerimonie pubbliche, per paura della diffusione del contagio e nonostante una ...
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GREGORIO Grassi, santo
Giuseppe Croce
Nacque a Castellazzo Bormida, vicino ad Alessandria, il 13 dic. 1833, terzo dei nove figli di Giovanni Battista e Paola Francesca Moccagatta, e fu battezzato Pietro [...] di ingraziarsi il potente funzionario, mentre i disordini e le violenze andavano crescendo e la regione veniva colpita da un'epidemia di tifo in cui i Boxers e i loro sostenitori vollero vedere un segno dell'irritazione del cielo per la presenza ...
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FOSSATI, Antonio
Milo Julini
Nato a Milano il 25 luglio 1806 da Carlo e da Vittoria Corbetta, si laureò in medicina a Pavia nel 1831 discutendo la tesi Del suicidio nei suoi rapporti colla medicina [...] coercitive, doveva secondo lui essere attuata mediante l'educazione sanitaria della popolazione, e nel 1854, in concomitanza con l'epidemia di colera che interessò il Piemonte e altri Stati italiani, il F. redigeva un opuscolo divulgativo: Mezzi a ...
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FALCONI, Giovanni
Ignazio Lai
Nacque a Cagliari, da Angelo e da Rita Corongiu, il 15 luglio 1817. Iscrittosi alla facoltà di chirurgia dell'università di Cagliari, ove ben presto seppe meritare la stima [...] : nel 1857 il re gli conferì il titolo di cavaliere dei Ss. Maurizio e Lazzaro per l'opera svolta in occasione delle epidemie di vaiolo e di colera e per il suo impegno nella diffusione della vaccinazione di massa; nel 1869 fu nominato cavaliere dell ...
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PERRONCITO, Edoardo Bellarmino
Germana Pareti
PERRONCITO, Edoardo Bellarmino. – Nacque a Viale d’Asti il 1° marzo 1847 in un’umile famiglia formata dal padre, Luigi, calzolaio, la madre, Lucia Pastrone, [...] . Adunanza 6 marzo 1873, XVI, Torino 1873; L’anemia dei contadini, fornaciai e minatori in rapporto coll’attuale epidemia negli operai del Gottardo. Studi e osservazioni, profilassi e cura, Torino 1881; Il carbonchio e le vaccinazioni carbonchiose ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Sonia Pellizzer
Nacque a Verona nel 1581 da Guido e da Laura Sambonifacio; il suo battesimo e registrato il 23 ottobre nella parrocchia dei Ss. Fermo e Rustico.
Padrino fu Bartolomeo [...] , infine della sua educazione politica e religiosa.
Il D. morì a Verona il 13 marzo 1632, celibe, dopo essere scampato all'epidemia di peste del 1630. Non risulta che abbia lasciato testamento.
Altre opere del D.: Padova, Bibl. univers., ms. 247: In ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).