GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] . Presidente dell'Accademia palermitana di medicina e consultore del pretore per i problemi sanitari, si distinse durante l'epidemia del 1647 per la sollecitudine con cui cercò di predisporre efficaci rimedi e terapie, illustrati anche in un'Epistula ...
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FRANCESCO di Giovanni
Lida Maria Gonelli
Nacque a Firenze il 13 luglio 1323 da Giovanni di Durante e (probabilmente) da Mattea di ser Lotto di Forese Salviati. Fu primo di quindici figli, morti in gran [...] 'area sia Giovanni di Durante, sia il figlio Andrea, sia lo stesso F.; quest'ultimo per un lungo periodo di convalescenza, dopo l'epidemia del 1340 e ancora nel 1342.
A partire dal 5 nov. 1334 F. frequentò la scuola d'abaco di messer Jacopo di Pacino ...
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LUZZATTO, Benedetto (Baruk)
Lisa Saracco
Nacque probabilmente a Venezia intorno al 1612 da Moses. Scarsi e frammentari sono i dati biografici. La sua famiglia apparteneva al ceppo di ebrei giunti nel [...] il L., il quale nella lettera dedicatoria premessa al suo L'Amor possente, favola pastorale (Venezia 1631) cita l'epidemia che investì Venezia nel 1630 causando migliaia di morti, fra i quali la futura sposa.
L'opera, dedicata a Foresto ...
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LESSONA, Michele
Paola Govoni
Guido Verrucci
Nacque a Venaria Reale, vicino Torino, il 20 sett. 1823 da Carlo e Agnese Maria Cavagnotti. Il padre era docente di medicina veterinaria nella Scuola di [...] in seguito a Khankah, vicino a Il Cairo, dove fu direttore dell'ospedale locale. Perduta nel 1848 la moglie in un'epidemia di colera, nel 1850 tornò con la figlia a Torino, dove lasciò la pratica medica per la carriera naturalistica che gli diede ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] era già a Ferrara, ma anche qui arrivò la peste e così si rifugiò ad Argenta, in casa di Luigi Morelli, dove l'epidemia raggiunse il G. e gli amici che lo accompagnavano e il 15 giugno stroncò il giovane Paolo Zilioli, figlio di Giacomo, di cui ...
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BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] , gli Italiani furono costretti a disperdersi, per l'intervento del governatore della città e per il sopravvenire di una epidemia; il B. si rifugiò in un piccolo borgo nei pressi della città. Gli esuli parteciparono attivamente alla vivace lotta ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] intorno alla casa di G. F. nella terra di Incaffi, Verona 1842; il testo del referto sull'epidemia di tifo petecchiale a Trento in F. Pellegrini, L'epidemia di "Morbus peticularis" del 1546-47 e il medico del concilio di Trento, in Castalia, V (1946 ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] si trasferì con la moglie e i figli nel marzo 1800. Due anni dopo, accorso tra i galeotti della darsena colpiti da epidemia, moriva in pochi giorni, lasciando nella miseria la famiglia che, tornata a Roma (marzo 1802), abitò in uno stabile di via del ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] della regina Elisabetta, e addirittura il favorito Robert Dudley, diventando medico di corte e ottenendo largo successo durante l'epidemia del 1563-64 col curare gli appestati mediante il salasso. Il 29 marzo 1562 venne naturalizzato, dietro esborso ...
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MAGNANI, Andrea
Paolo Pontari
Nacque a Bologna intorno alla metà del XV secolo. Da una lettera inviata al M. da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, in occasione della morte del padre, si ricava che [...] Codro, che gli indirizzò un epigramma (Ad Andream Magnanimum, cfr. Fantuzzi, V, p. 116; Malagola, p. 309) in occasione dell'epidemia di peste che colpì Bologna negli anni '80 del XV secolo, e lo definì "amico diletto" nella Sylva in principio studii ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).