FERRO, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque il 18 giugno 1509 a Venezia da Nicolò (provveditore a Peschiera, nel 1489-90 e, nel 1496-98, ad Asola nonché membro del Senato, morto, all'incirca, nel 1512) di Girolamo [...] stillicidio di vittime, il F. - il cui ultimo dispaccio è del 20 sett. 1561 - morì (è da presumere l'epidemia aggredisse il suo fisico già indebolito) il 20 novembre.
Gli subentrò come vicebailo (peraltro contrastato dal segretario Donini, con lui in ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] liceali da parte del ministro Ferdinando Martini, che fu anche l’occasione di vedere per la prima volta Roma (1893), l’epidemia di colera a Livorno del 1893, il successivo comando per un anno al ministero della Pubblica Istruzione a Roma (1895), che ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] legato di Romagna, Rimino 1768.
In diverse occasioni si occupò di veterinaria, come attestano gli scritti seguenti: Relazione dell'epidemia de' buoi che fu l'anno 1738 nel contado d'Arimino…, in Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, XXVIII ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] Studi medioevali, III (1911), 4, pp. 533-587; G. Nascimbeni, Motti giocosi ined. di G. C., Bologna 1912; G. Billancioni, La epidemia del "mal mattone" nel '500e le canzoni di un poeta bolognese, in Riv. di storia critica delle scienze mediche e natur ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] suoi scritti autobiografici.
Già nel 1837 gran parte dell'opera era redatta: ma allora la interruppe l'epidemia di colera che, nella quasi intera dissoluzione della pubblica autorità, gettò sull'A. la principale responsabilità dell'amministrazione ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] a lasciare la città; trovò rifugio a Cremona l'11 sett. 1451 e quindi a Pavia. Tuttavia la propagazione dell'epidemia creò ulteriori problemi che il F. poté superare grazie all'aiuto dell'amico Giovanni Paleologo, marchese del Monferrato. Il 31 ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] vita del poeta: la peste, che lo avrebbe lasciato «solo e infelice», vittima di «perdite irreparabili» (I 1).
Mentre l’epidemia infuriava, Petrarca si trovava a Parma. Le poesie volgari e le lettere latine di questo periodo registrano la strage: la ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] e da una sorella di questo, Paolina. Il corpo, sottratto dall'amico alla fossa comune cui erano destinate le vittime dell'epidemia, fu tumulato nella chiesa di S. Vitale sulla via di Pozzuoli. Sulla tomba una lapide, dettata da Giordani, ne celebrò ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).