La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] anche in concomitanza della peste e della necessità di consolidare le strutture sanitarie e il controllo sociale sulle epidemie, la condotta medica è ormai un'istituzione standard, dalla Toscana alla Sicilia. Il medico condotto, di solito forestiero ...
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LUSTIG, Alessandro
Stefano Arieti
Nacque da Maurizio e da Anna Segrè il 5 maggio 1857 a Trieste, dove concluse gli studi superiori. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di [...] s.; E. Tognotti, La malaria in Sardegna, Milano 1996, pp. 34, 97; C. Bevilacqua, Il colera a Trieste, in La geografia delle epidemie di colera in Italia, Cosenza 2002, p. 1188; G.G. Neri Serneri - D. Lippi, La scuola medica dell'Università di Firenze ...
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PANTALEONI, Diomede
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 21 marzo 1810, quartogenito di Pantaleone, avvocato, e di Marianna Petrucci, in una famiglia borghese fra le più facoltose della città.
Il [...] come medico della ricca colonia di stranieri e mettendosi inoltre in luce per lo zelo con il quale si prodigò nell’epidemia di colera dell’anno successivo. In attesa di concrete possibilità di azione politica, Pantaleoni fu attivo sul fronte dell ...
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GIANELLI, Giuseppe Luigi
Giuseppe Armocida
Nato ad Abano Terme, presso Padova, da Antonio e Francesca Zecchinelli il 10 luglio 1799, dopo aver superato gli studi di grammatica e umanità presso il collegio [...] 1831 a far parte di una commissione incaricata di esaminare l'idoneità di locali adattati alla funzione di lazzaretto quando l'epidemia infieriva nei paesi vicini, al primo apparire del flagello nel territorio italiano, nell'ottobre 1835, gli furono ...
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BARTOLETTI, Fabrizio (Bertoletti Francesco)
Mario Crespi
Nacque a Bologna da Donnino e da Dorotea (il casato della madre è sconosciuto) il 7 sett. 1587. Studiò a Bologna lettere, poi filosofia e medicina: [...] dei duchi, in quanto dal 1626 al 1630 fu medico aulico il Ferrari.
Nel 1630, per il dilagare della peste (di quell'epidemia che fu poi descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi) e per l'assedio posto dagli imperiali, il B. decise di lasciare Mantova ...
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immunitàrio, sistèma In medicina, insieme di organi (milza, midollo osseo, linfonodi, timo, tonsille ecc.), tessuti e cellule circolanti, distribuiti in tutto il corpo e in comunicazione tra loro, in grado [...] state selezionate linee cellulari linfocitarie.
Immunitario, sistema - approfondimento
di Alberto Mantovani
"Coloro che si erano salvati dall'epidemia […] conoscevano già quelle sofferenze e per sé stessi non avevano più nulla da temere; il contagio ...
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Lebbra
Pietro Santoianni
Andrea Carlino
La lebbra (dal greco λέπρα, derivato da λέπω, "squamare") è una malattia infettiva che si manifesta in individui predisposti, causata dal batterio Mycobacterium [...] autonomamente proceduto a esecuzioni sommarie di intere famiglie.
A partire dalla seconda metà del 14° secolo inizia il declino dell'epidemia europea di lebbra. Nel 15° secolo, per es., in Inghilterra e in Scozia se ne segnala ancora qualche caso, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] Moleschott contrappose la tesi della continuità tra fisiologia e patologia.
Quando nel 1865 l’Italia fu colpita da una vasta epidemia di colera, la quarta del secolo, Moleschott elaborò i Consigli e conforti nei tempi di colera diretti alle singole ...
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LA LOGGIA, Gaetano
Massimo Aliverti
Primogenito di Gioacchino e di Provvidenza Buttafuoco, nacque a Palermo il 23 dic. 1808. Superati i primi studi, decise inizialmente di intraprendere la carriera [...] e conferenze, e, professore pareggiato della facoltà medica, insegnò biologia presso le Università di Genova e di Torino; durante l'epidemia di colera che colpì Genova nel 1854-55 prestò la sua opera al servizio della cittadinanza e, nel tentativo di ...
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BICETTI de' Buttinoni, Giovanni Maria Giuseppe
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Nacque il 10 dic. 1708 (e non il 13, come spesso è stato scritto) a Treviglio dal giureconsulto Giuseppe e da Laura Gambaloita.
Nel 1716 si trasferì [...] dell'ospedale, che gli derivava per tradizione familiare. Quando, nella primavera del 1765, si manifestò nella regione una violenta epidemia di vaiuolo, il B. pensò di prevenire il contagio per mezzo dell'innesto. Per ovviare alle resistenze che ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).