Medico, nato a Tagliacozzo nel 1867, morto a Napoli nel 1926. Studiò a Pisa, fu direttore dell'ospedale di Livorno, nel 1899 medico di porto a Messina, nel 1901 fu chiamato a San Paolo del Brasile per [...] all'estero per lo studio di alcune malattie tropicali (peste, filariosi, bilarziosi, ecc.); tornato a Livorno, durante un'epidemia colerica fece importanti studî sui vibrioni nell'acqua potabile e propose un metodo rapido per la sierodiagnosi del ...
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Malattie da prioni e influenza aviaria
Umberto Agrimi
Le malattie da prioni e l'influenza aviaria, entità profondamente diverse tra loro, sono esempi paradigmatici di malattie infettive emergenti. Questo [...] questo caso il virus responsabile (A/H3N2), che causò circa un milione di morti, derivava da riassortimento umano-aviario. L'ultima epidemia su vasta scala è la 'russa' del 1977. L'identità del virus (A/H1N1) con quello che aveva circolato nell'uomo ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] delle stesse. È però soltanto alla fine del 15° secolo, dopo la scoperta dell'America, con il dilagare della prima epidemia conosciuta di sifilide, che l'Occidente prende coscienza chiaramente del fatto che una malattia può trasmettersi da un uomo a ...
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FARIO, Leovigildo Paolo
Alessandro Porro
Secondogenito di Giovanni Maria e della nobile Cecilia Mangini, nacque al Borghetto di Asola nel dipartimento del Mincio (Mantova) il 16 sett. 1805 e fu battezzato [...] LXXXVIII [giugno 1836], pp. 417-452).
Va infine segnalata, a riprova di un interesse mai sopito per i problemi delle epidemie, la brevissima traccia di un suo intervento Sull'aumento della tisi in qualche villaggio della Lombardia (in Atti dell'I. R ...
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ILVENTO, Arcangelo
Mario Crespi
Nacque a Grassano, in Basilicata, il 14 nov. 1877 da Andrea e Felicetta Lerosa. S'iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università di Napoli, ove fu [...] palermitana. Nel 1910-11 organizzò corsi di lezioni per la preparazione di disinfettatori in grado di operare in corso di epidemie coleriche.
Nel novembre del 1911, inviato in missione a Tripoli appena occupata dalle truppe italiane, l'I. svolse una ...
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GRANETTI, Lorenzo
Cristina Ceccone
Nacque a Beinette, presso Cuneo, il 20 giugno 1801 da Giovanni Alberto e da Angela Eula, originaria di Villanova Mondovì. Laureatosi in medicina e chirurgia a Torino, [...] su iniziativa di Giuseppe Benedetto Cottolengo, ebbe però vita breve, in quanto il governo piemontese, seriamente preoccupato per un'epidemia di colera, con un'ordinanza ministeriale ne decretò la soppressione il 19 sett. 1831. Il 27 apr. 1832 il ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Scarse sono le notizie biografiche pervenuteci: nacque a Pistoia nel 1816, da Luigi, e tra il 1835 e il 1839 studiò medicina all'università di Pisa, ove si [...] di Pietro Biagini Intorno alle condizioni economico-sanitarie di Pistoia e suo circondario, Pistoia 1854, alle pp. 14 s.
L'epidemia di colera suscitò comunque nel C. un vivo interesse ai problemi dell'igiene, che egli affrontò con una certa dose di ...
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GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] le cause della malattia le azioni magiche di demoni, streghe e untori; descrive i presagi che allora si riteneva precedessero l'epidemia e lo stile di vita e, addirittura, gli amuleti ritenuti utili per allontanare il morbo.
L'opera è corredata di ...
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INFETTIVE, MALATTIE
Paolo Tolentino
. Negli ultimi vent'anni si sono verificati notevoli progressi nella conoscenza sull'eziologia, la patogenesi, la terapia e la profilassi delle malattie infettive. [...] a capocchia di spillo sulle tonsille, velopendulo e palato molle, accompagnata da febbre e vivo dolore alle fauci), la mialgia epidemica (o pleurodinia o malattia di Bornholm, caratterizzata da febbre e dolore violento alla base del torace o in sede ...
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DE RENZI, Enrico
Alberto Zanchetti
Nacque a Paternopoli (Avellino) il 12 sett. 1839, da Salvatore, celebre storico della medicina in Italia e docente nell'ateneo napoletano, e da Maria Teresa Prudente. [...] di indipendenza, prestò la sua opera di medico nelle file dei garibaldini. Come già nel 1865, in tempo di epidemia, aveva diretto il servizio sanitario nel lazzaretto napoletano di Nisida, così nel 1884 si prodigò nella direzione dell'assistenza ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).