BUONGUGLIELMI, Sallustio (Bongugliemi Sallustio, de' Guglielmi Sallustio, Sallusti Sallustio, Sallustio da Perugia)
Paolo Mari
Nacque a Perugia (a Montemortino [Montemorcino?] di Perugia nel ms. Vat. [...] d'Urbino perché non venisse loro offerta ospitalità (Fabretti, Docum., p. 191). Nella primavera del 1430, in seguito ad un'epidemia, si trasferì provvisoriamente con alcuni amici a Lugnano. Solo nel 1431 si trasferì a Firenze, recando con sé tre ...
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CUGIA, Efisio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cagliari il 27 apr. 1818 da Diego e da Speranza Palliaccio. Il padre, proprietario di vasti possedimenti terrieri nell'isola, discendeva dalla famiglia che [...] , consapevole del ridimensionamento che avrebbe dovuto imporre all'esercito. Tra l'altro la rivolta scoppiata in Sicilia ed una epidemia di colera non gli facilitarono un compito che, prevedendo forti riduzioni d'organico e di spese e il collocamento ...
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FANTUZZI, Giovanni
Giorgio Tamba
Secondo figlio di Fantuzzo e di Antonia Compagnoni, nacque in Bologna nel 1391 o poco dopo. Il padre morì prima dell'aprile del 1393. Il F. crebbe quindi affidato alle [...] . Nel maggio il F. e Romeo Pepoli decisero di passare all'azione. Usciti dalla città con il pretesto di sfuggire un'epidemia, che in realtà vi stava mietendo numerose vittime, si radunarono a Castel San Pietro con l'intento di impadronirsene e quindi ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] opera di risanamento come un momento di un piano globale di sistemazione dell'intero centro cittadino. Nondimeno, nell' 84, l'epidemia di colera che colpì molte città europee ed italiane, e che poteva trovare un terreno particolarmente propizio nelle ...
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Risorgimento
Sergio Parmentola
Quando e come l’Italia si è unificata
Per Risorgimento si intende il movimento di pensiero e il processo politico che portarono all’indipendenza e all’unità dell’Italia [...] ultima fu sconfitta la repubblica di Venezia, che cedette il 24 agosto, stremata dall’assedio austriaco e da un’epidemia di colera. In Italia tutto tornava come prima. Le costituzioni furono revocate tranne lo Statuto Albertino, destinato a diventare ...
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CELESTINO III
OOvidio Capitani
Per tre aspetti, di grande importanza, la figura di C. acquista notevole rilievo in un contesto riferito a Federico II: il suo collegamento con quel clero romano che proprio [...] Tancredi di Lecce e il suo esito negativo, culminato nella cattura della stessa Costanza d'Altavilla, lo scoppio di un'epidemia e il rientro di Enrico in Germania suggerirono la conclusione di un accordo con Tancredi a Gravina (1192), che consentiva ...
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Aragona, regno di
David Abulafia
Parlare del 'Regno di Aragona' non rende giustizia al particolare carattere del complesso di entità che gli storici chiamano 'terre della Corona d'Aragona'. Il giovane [...] non sortì un grande cambiamento. Pronti a entrare in campo contro i ribelli siciliani, i cavalieri aragonesi furono colpiti da un'epidemia di peste che li decimò. I sopravvissuti decisero quindi di non continuare l'impresa e di fare ritorno in patria ...
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CASONI, Filippo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1662 (venne battezzato nella chiesa metropolitana di quella città il 13 aprile), figlio primogenito di Giovan Michele e Maria Giacinta [...] 1656 e 1657, cui l'editore prepose brevissimi cenni biografici dei C., venne composta nel 1720, allorché, scoppiata l'epidemia a Marsiglia, si profilava il pericolo che essa potesse estendersi nuovamente nel Genovesato. Il C. dimostra in questa opera ...
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GUIDI, Simone
Marco Bicchierai
Fu uno dei numerosi figli del conte Guido di Battifolle e della contessa Gherardesca figlia di Ugolino (o di Gherardo) Della Gherardesca conte di Donoratico. Sebbene portasse [...] vescovili, fra cui Civitella e Cennina.
Il G. morì nel 1348, probabilmente a Poppi, nel Casentino, colpito dalla micidiale epidemia di peste che devastò città e campagne.
Dalla prima moglie, morta presumibilmente prima del 1330, aveva avuto un figlio ...
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FRANCESCHI, Antonio
David Riccardo Armando
Nacque il 4 ag. 1762, da Camillo e Maria Zini, a Brisighella, presso Faenza, dove il padre, nativo di Modena, esercitava la condotta medica. Nel 1782 conseguì [...] una Lettera del dottore Antonio Franceschi primo medico ai suoi colleghi (Osimo), espresse alcune considerazioni sul modo di affrontare l'epidemia di tifo che stava colpendo l'Italia. Nella primavera del 1822 il F. si trasferì a Macerata, dove aveva ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).