CONTARINI, Simone
Gino Benzoni
Nato il 27 ag. 1563 a Rubiana, nel Padovano, da Giambattista (1531-1563) di Simone e Marietta di Alessandro Gritti, il C. ebbe una sorella, Chiara, sposa a Girolamo Zane [...] ", che pur ha costatato il pauroso spopolamento di tanti "luoghi infetti" ed ha valutata l'"afflitione grandissima" dell'epidemia, anziché rapportare questa alla carestia e quindi alla guerra esiziale al raccolto, ne attribuisce la diffusione ora a ...
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BAGLIONI, Baglione (Baglioni Fortera, Baglione d'Andrea Baglioni, Baglione di Fortera de' Baglioni)
Riccardo Capasso
Appartenente alla famiglia dei Baglioni di Perugia, figlio di Andrea, nacque con ogni [...] di Giovanni de' Barzi, a Roma presso Martino V; nel 1430 a Montefalco dal governatore di Perugia, lì rifugiatosi per una epidemia pestilenziale; il 19 maggio 1431 presso Eugenio IV a Roma, donde fece ritorno il 6 luglio dello stesso anno; di nuovo a ...
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DURAZZO, Vincenzo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova intorno al 1635 da Giovan Matteo e da Angela Caterina Pozzo di Giovanni.
Il padre, governatore di Corsica nel 1654, era uno dei dodici figli [...] prole solo in due: Gregorio, morto a Palermo nel 1648, con la moglie e due figliolette per un incidente o un'epidemia, e appunto il padre del D., Giovan Matteo. Ma la stessa fortissima contrazione demografica avviene nella generazione del D.: dei ...
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Concilio universale, fra i più importanti della Chiesa cattolica (1545-63).
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già al tempo di Clemente VII: per il suo disegno [...]
I dissapori con Carlo V spinsero il papa a trasferire nel marzo 1547 il concilio a Bologna con il pretesto di un’epidemia. La contestata decisione portò a una sospensione dell’assise che durò fino al maggio 1551 quando i lavori ripresero a Trento ...
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FERRUCCI, Leonardo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze verso il 1317 da Bindo di Piccio e da Lippa Boverelli. La famiglia, una delle più rappresentative nell'ambito del partito guelfo (il nonno del F. aveva [...] dopo tornò in Sicilia, ove fondò una propria compagnia bancaria, attiva almeno fino al 1348. Dopo la grande epidemia di peste nera abbandonò definitivamente l'attività imprenditoriale e, tornato a Firenze, si dedicò completamente alla politica ed ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] il medico Gerardo De Michele che restò in carica fino all’agosto 1974; durante il suo mandato, si trovò ad affrontare l’epidemia di colera che colpì la città nel 1973. De Michele varò nel 1970 il nuovo Piano regolatore della città, che fu approvato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giorgio Vasari
Eliana Carrara
Giorgio Vasari, pittore e architetto aretino che ottenne molte e importanti commissioni nella sua lunga attività artistica (1532-1574), è l’autore delle Vite, apparse a [...] ove ebbe modo di impratichirsi con gli ammaestramenti di Rosso Fiorentino, anch’egli rifugiatosi nel contado per sfuggire all’epidemia. Al seguito del cardinale Ippolito de’ Medici giunse a Roma nel 1532: in compagnia di Francesco Salviati si dedicò ...
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GOZZADINI, Gozzadino
Giorgio Tamba
Nacque a Ferrara intorno al 1370 da Simonino di Gabione e da Francesca di Bartolomeo Constabili. Non si hanno notizie di suoi fratelli o sorelle.
Simonino, stabilitosi [...] costosa cerimonia del conventus. Il G. vi pervenne solo due anni dopo, a causa anche della recrudescenza di una epidemia di peste che aveva costretto molti ad abbandonare la città. Nel frattempo un apposito privilegio del Collegio dei dottori del ...
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DE FRANCHI, Giacomo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1590 da Federico De Franchi Toso, doge nel 1623-25, e da Maddalena fu Gerolamo Durazzo. La potenza politica ed economica della famiglia [...] occupò dei rapporti finanziari tra lo Stato e il Banco di S. Giorgio. Nel 1657, scoppiata un'altra tremenda epidemia di peste, come commissario della Sanità si prodigò con l'abituale energia nella organizzazione delle misure pubbliche. Nello stesso ...
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FERRARI, Bernardo Carlo
Elisabetta Orsolini
Nacque a Sanremo (prov. di Imperia) il 26 nov. 1837 da Leonardo e da Francesca Grossi. Si laureò in giurisprudenza a Torino l'11 giugno 1859, e nello stesso [...] di Paola, di Castrovillari e di Rossano, e nel 1865 fu trasferito ad Ancona, dove, in occasione di un'epidemia di colera, si distinse nell'organizzare i soccorsi. Per questa attività ottenne una medaglia d'argento come benemerito, mentre lo ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).