ELENA, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 dic. 1811 da Antonio, commerciante all'ingrosso, e da Luigia Odera. Compiuti gli studi secondari, segui diversi corsi all'università, senza peraltro [...] per dar lavoro ai disoccupati.
F. Freschi, professore all'università di Genova, gli dedicò la sua voluminosa Storia documentata della epidemia di cholera-morbus in Genova. Il re lo nominò commendatore dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro e il 13 ...
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CANOBBIO, Alessandro
Gino Benzoni
Primo dei cinque figli di "Zuan da Milan" e di Caterina, nacque tra il 1532 e il 1535.
Mediatore dal modesto giro d'affari, il padre si era trasferito, certo non prima [...] fu a lungo - tra la fine del 1572 e il 1577, anno in cui morì l'Ormaneto - a Padova; anche durante il periodo dell'epidemia, che l'indusse a stendere Il successo della peste occorsa in Padova l'anno 1576... (pubblicato a Venezia nel 1577, e, di nuovo ...
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BRIGNOLE, Gian Carlo
Maristella Ciappina
Nacque a Genova il 26 nov. 1761 secondogenito di Giacomo Maria ultimo doge della Repubblica genovese e di Barbara Durazzo, figlia del doge Marcello. Nel 1796 [...] e lo avrebbe spinto al suicidio. È invece certa l'opera di previdenza e di soccorso svolta dal B. in occasione dell'epidemia di colera che colpì Genova nell'estate del 1835. Fin dal 1831, avuta notizia dei primi casi di malattia in Oriente e in ...
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ODOARDO Farnese, duca di Parma e di Piacenza
Giampiero Brunelli
ODOARDO Farnese, duca di Parma e di Piacenza. – Nacque il 28 aprile 1612, da Ranuccio I e da Margherita Aldobrandini, nipote di papa Clemente [...] Gonzaga di Nevers. Odoardo dovette pagare contributi agli invasori, giunti nella pianura Padana. Penetrò nei ducati anche un’epidemia di peste e Odoardo sostenne i servizi sanitari della municipalità parmense con un contributo di 100.000 lire.
Dopo ...
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DA PORTO, Iseppo
Mauro Scremin
Fu figlio di Girolamo di Giovanni di Francesco e della nobile vicentina Angela Barbaran, nipote di Francesco Da Porto, collaterale generale delle milizie della Repubblica [...] numerosi membri tra le maggiori famiglie aristocratiche e della borghesia mercantile. Tra le prime che vennero colpite da questa epidemia vi furono appunto le casate dei Da Porto e quindi dei Verlato, dei Thiene, dei Trissino, nei palazzi vicentini ...
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FORNACIARI, Bruno
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Sondrio il 17 ott. 1881 da Giuseppe e da Eugenia Croce. Laureatosi in giurisprudenza nel 1902, entrò nel gennaio 1903 nell'amministrazione dell'Interno [...] consentì al F. di prestare la propria opera nel soccorso alle vittime del terremoto di Calabria e Sicilia del 1908, dell'epidemia colerica del 1910-11 e del terremoto della Marsica del 1915. Il suo contributo fu di tale rilievo da meritare diverse ...
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CARBONELLI, Vincenzo
Alfonso Scirocco
Nato a Secondigliano (Napoli) il 23 apr. 1822 da Pietro, commerciante, e da Maria Antonia Stornaiuolo, si laureò in medicina a Napoli. Ostile all'assolutismo, partecipò [...] a Genova, dove visse esercitando la professione medica; nell'estate '54 si distinse per il suo zelo in occasione dell'epidemia di colera. Sempre pronto all'azione, fu tra i membri della associazione "La solidarietà nel bene", sorta per soccorrere gli ...
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FIESCHI, Paolo
Maristella Cavanna Ciappina
Genovese, vissuto tra la seconda metà del sec. XV e i primi anni del XVI, la sua attività pubblica è documentata per un periodo piuttosto limitato (dal 1492 [...] al nuovo pontefice Alessandro VI.
Al ritorno da Roma, in una Genova in cui si andava diffondendo una gravissima epidemia di peste, il F. entrò nel Consiglio degli anziani, presieduto allora da Agostino Adorno come governatore e luogotenente degli ...
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BAROLO, Carlo Tancredi Falletti marchese di
Francesco Valentini
Nacque a Torino il 26 ott. 1782 dal marchese Ottavio e Paolina d'Oncieu di Chaffardon. I Barolo furono tra i pochi nobili piemontesi che [...] l'istruzione pubblica, e in questa carica affidò l'insegnamento nelle scuole primarie ai fratelli delle Scuole Cristiane. Durante l'epidemia di colera che colpì Torino nel 1835, il B., che era restato decurione della città, dette la sua opera assidua ...
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CALANDRINI, Cesare
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove fa battezzato il 3 ag. 1550, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani.
Giovanissimo, nel 1567, abbandonò la patria per [...] e si trasferi poi nell'abitazione di lui a Norimberga, dove tuttavia non poté restare a lungo per il diffondersi di un'epidemia. Negli anni della vecchiaia il C. scrisse a Norimberga alcune memorie della sua famiglia in cui si ricostruivano le prime ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).