MANISCALCO, Salvatore
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Nacque intorno al 1813 a bordo di un bastimento in navigazione tra Messina e Palermo. Poco o nulla si sa sulla sua famiglia e sugli anni della giovinezza vissuti prevalentemente [...] di individui il più delle volte ingiustificatamente perseguitati e si diede molto da fare per soccorrere i colerosi dell'epidemia del 1854 e i terremotati del 1857.
Temuto dai liberali, era inviso anche a parte dell'aristocrazia siciliana. Forse ...
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COLOMBINI, Caterina, beata
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Siena intorno al quarto decennio del sec. XIV da Tomaso, ricco commerciante di panni di lana in Siena e in Perugia.
La famiglia della C. apparteneva [...] rapporti intrattenuti con le monache benedettine di S. Bonda e di altri monasteri senesi, vennero richiamati in patria durante un'epidemia di peste, nella quale si distinsero per l'abnegazione nell'assistenza ai colpiti.
La C. e le sue compagne ...
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PEPOLI, Giovanni
Massimo Giansante
PEPOLI, Giovanni. – Figlio primogenito di Taddeo di Romeo e di Bartolomea Samaritani, Giovanni Pepoli nacque a Bologna verso il 1310.
Dopo di lui, Taddeo ebbe altri [...] bolognese e la situazione politica ed economica della città si fece drammatica l’anno successivo, per le conseguenze dell’epidemia di peste, che colpì Bologna con particolare violenza, uccidendo in pochi mesi il 40% della popolazione urbana e rurale ...
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POLLAROLO, Orazio
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Orazio. – Nacque a Codogno intorno al 1634, ma fu attivo per quasi tutta la vita in territorio bresciano.
Le più dettagliate informazioni [...] Accanto alle danze specificate sul frontespizio si trovano anche una Borea e una Todesca.
Rimasto vedovo in seguito a un’epidemia di peste in città, Pollarolo prese gli ordini sacerdotali con il plauso del vescovo Marino Giovanni Zorzi e dei canonici ...
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BALLOCO, Giuseppe Luigi (Balochi, Balocchi, Ballocco)
Silvana Simonetti
Nacque a Vercelli da Agostino nel 1766 e studiò a Pisa al collegio Dal Pozzo, laureandosi nel 1786 in giurisprudenza. Abbandonò [...] Robert le Diable per il Teatro Drury Lane di Londra. Il B. morì a Parigi il 26 apr. 1832 durante un'epidemia di colera.
Mentre sulla produzione musicale del B. è impossibile dare un giudizio (eccettuato quello del Fétis sulla romanza L'Amandier ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] vari collegi tenuti da quell'Ordine. Nel 1884, mentre era a La Spezia per le vacanze estive, scoppiò nella città un'epidemia di colera e l'I. andò coraggiosamente a fare per due mesi il cappellano e l'infermiere nel lazzaretto del Poggio, esperienza ...
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BIANCO, Bartolomeo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Como (il Merzario è l'unico studioso a sostenere che egli abbia avuto i natali a Genova) assai probabilmente poco prima del 1590; priva di fondamento [...] è documentato che nell'estate del 1651 non era più in vita: cade dunque l'ipotesi che sia morto durante l'epidemia di peste che colpì Genova nel 1657.
Il figlio del B.,GiovanniBattista (talora erroneamente indicato come Bianchi e confuso con Giovanni ...
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FILAMONDO, Raffaele Maria
Dario Busolini
Nacque nel 1649 a Napoli, nel quartiere popolare di Barra. Non ancora diciottenne entrò come novizio nel convento del S. Rosario di Barra, che dipendeva allora [...] a Sessa Aurunca (od. provincia di Caserta) il 15 ag. 1706 per il contagio contratto prestando soccorso alle vittime di un'epidemia.
Uscirono postume a Lucca, nel 1707, inserite nel IV tomo delle Opere della serafica s. Caterina da Siena, a cura di ...
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GIGLI, Tommaso
Dario Busolini
Nacque a Bologna nei primi anni del XVI secolo (le fonti lo qualificano "quasi coetaneo" di Gregorio XIII) da famiglia illustre. Sulla sua educazione e vocazione al sacerdozio, [...] dell'amministrazione di Terracina, conferitagli da Gregorio XIII il 25 maggio 1574, per risollevare le sorti della città, spopolata dall'epidemia del 1571-72. Il progetto concepito dal papa e dal G. di edificare una nuova città in un luogo più ...
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COSIMO di Bernardo (Bianchino del Leone, C. Veronese)
Massimo Ceresa
Tipografo nativo di Verona, attivo a Perugia nella prima metà del sec. XVI. Le prime notizie che lo riguardano risalgono al 1497. [...] Libro utilissimo da imparare presto il leggere et profferire tutte le syllabe chiamato el Babbuino. Il 5 dic. 1522, durante un'epidemia, C. promise ai Priori di adoperarsi affinché il medico Roberto di Parigi, che in quel tempo si trovava a Perugia ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).