CURIONE, Celio Agostino
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1538 a Salò sul Garda (prov. di Brescia) da Celio Secondo, di nobile famiglia piemontese, e Margherita Bianca Isacchi, del patriziato milanese.
Il [...] avrebbe dovuto attenderlo l'amico paterno Martin Borrhaus, rettore dell'università, che però morì nel frattempo, vittima della epidemia. Molto presto comunque il C. ottenne all'università di Basilea una cattedra di retorica, diventando in questo modo ...
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CAPPONI, Luigi
Franco Angiolini
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Spirito (gonfalone del Nicchio), il 10 luglio 1505 da Giuliano di Piero di Gino e da Ginevra Sacchetti.
Avviato ben presto alla [...] 1576 coadiuvò i commissari delle porte di Firenze per controllare il rispetto delle norme sanitarie prese per fronteggiare l'epidemia di peste diffusa in gran parte della penisola.
Di tutti questi incarichi il più importante, dal punto di vista ...
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Nacque nel 1820 a Pinerolo dal generale Gabriele e da Camilla Angelica De Caze de Méry, primogenito di due sorelle e di un fratello. Ereditati dal padre la devozione e il profondo attaccamento alla monarchia [...] . In realtà il D. fu costretto a rimandare di parecchie settimane l'inizio della nuova missione, poiché - essendo scoppiata un'epidemia di colera a Londra, dove egli poco tempo prima era passato - giunto a Lisbona dovette trascorrere un periodo di ...
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DE FRANCESCHI, Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Borgo San Donnino (dal 1927 Fidenza, prov. di Parma) il 19 apr. 1850 da Severino e Luigia Quaglia. Di famiglia agiata, dopo gli esordi militanti [...] per il D. un seguito personale. Nel 1886 Felice Cavallotti lo accusò di essersi sottratto ai doveri di solidarietà durante la epidemia di colera del 1884 a Napoli, ma, sebbene ripetutamente sfidato a farlo, non provò mai l'accusa.
Nel luglio 1889 il ...
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BIANCHI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, intorno al 1620, da Pierantonio di Giovanni Domenico. Grazie alla sua qualità di cittadino originario, scelse la carriera cancelleresca, dalle prospettive [...] , lasciata Venezia, se n'erano andati a Napoli ove, per la quasi totale rarefazione di manodopera provocata dall'epidemia, si offriva un lavoro sicuro con prospettive di maggiori guadagni; tenersi in costante collegamento e facilitare l'operato dei ...
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MANISCALCO, Salvatore
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Nacque intorno al 1813 a bordo di un bastimento in navigazione tra Messina e Palermo. Poco o nulla si sa sulla sua famiglia e sugli anni della giovinezza vissuti prevalentemente [...] di individui il più delle volte ingiustificatamente perseguitati e si diede molto da fare per soccorrere i colerosi dell'epidemia del 1854 e i terremotati del 1857.
Temuto dai liberali, era inviso anche a parte dell'aristocrazia siciliana. Forse ...
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Milano
Margherita Zizi
Da nove secoli grande centro economico d’Italia
Situata nel cuore della Valle Padana, Milano è una metropoli europea e il centro più vitale dell’economia italiana. La città viene [...] tra Francesi e Carlo V, nel 1535 entrò a far parte dei domini asburgici.
Nel 1629-30 Milano fu colpita da una grave epidemia di peste, che fece più di 70.000 vittime. Si scatenò la caccia agli untori, cioè ai presunti responsabili del contagio, che ...
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PEPOLI, Giovanni
Massimo Giansante
PEPOLI, Giovanni. – Figlio primogenito di Taddeo di Romeo e di Bartolomea Samaritani, Giovanni Pepoli nacque a Bologna verso il 1310.
Dopo di lui, Taddeo ebbe altri [...] bolognese e la situazione politica ed economica della città si fece drammatica l’anno successivo, per le conseguenze dell’epidemia di peste, che colpì Bologna con particolare violenza, uccidendo in pochi mesi il 40% della popolazione urbana e rurale ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] vari collegi tenuti da quell'Ordine. Nel 1884, mentre era a La Spezia per le vacanze estive, scoppiò nella città un'epidemia di colera e l'I. andò coraggiosamente a fare per due mesi il cappellano e l'infermiere nel lazzaretto del Poggio, esperienza ...
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Federico I di Svevia detto il Barbarossa
Federico I di Svevia
detto il Barbarossa Imperatore del Sacro romano impero (n. 1125-m. nel fiume Göksu, 1190). Figlio di Federico II, duca di Svevia, e di [...] nel 1162. Nel 1167 mentre Alessandro III si rifugiava presso i normanni, F. occupò la stessa Roma, ma una violenta epidemia decimò il suo esercito e lo costrinse al ritorno in Germania. Nel frattempo molti comuni dell’Italia settentr. si erano uniti ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).