L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] la tua fede»136. Il papa sostiene in un’altra epistola che l’imperatore Leone I «non necessita di nessuna spiegazione umana governo della nostra clemenza pratichino la religione trasmessa airomani dal divino apostolo Pietro tale quale si manifesta ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] curiosa formula secondo la quale V. "ha fatto del male airomani", ripetuta due volte dal cronista del Liber pontificalis. Dalla per giustificare il loro rifiuto della comunione romana. Uno scambio epistolare fra i vescovi dell'area metropolitana di ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] le comunità cristiane, motivo principale di questa epistola secondo Eusebio. Perciò deve essere letta, che va verosimilmente collegata la richiesta di ferro (per gli armamenti) airomani, di cui si fa menzione nella orazione 59 di Libanio28 a Costanzo ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] interesse per comprendere le modalità della transizione. Nell’epistola introduttiva a Paolino, egli spiega il suo metodo originale siriaco, detto Itinerario dal giardino dell’Eden fino airomani. Nella versione greca di questo testo, i camarini ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] rappresentanti delle dinastie locali. Benché la parte toccata airomani occupasse circa un quinto dell’antico dominio arsacide, di Yovhannēs Ōjnec῾i (717-728). L’originale di questa epistola doveva essere in greco, e quella che possediamo è senza ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] avevano ricevuto lo stesso tipo di istruzione impartita aiRomani e avevano raggiunto posizioni di potere che consentivano loro Carlo Magno, la Admonitio generalis (794-796) e la Epistola de litteris colendis (786-800), entrambe volte a cambiare le ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] la saggezza" (Historia diplomatica, V, 1, pp. 274-275). Federico ribadisce la stessa opinione in un'epistolaai senatori romani, dove afferma che la generositas proavorum trasmette la nobilitas (Friderici II imperatoris epistolarum libri VI, a cura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il nuovo ordinamento della Chiesa: decretisti e decretalisti
Diego Quaglioni
La Concordia discordantium canonum di Graziano, compilazione normativo-dottrinale cui fu dato il nome solenne di Decretum, [...] solo nel poema ma più ancora nel lamento dell’Epistolaai cardinali italiani su Roma nunc utroque lumine destituta (« Bologna 1999, pp. 107-28.
E. Pásztor, Onus apostolicae sedis. Curia romana e cardinalato nei secoli XI-XV, Roma 1999.
P. Prodi, Una ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] concetto di nobiltà che egli attribuisce a Federico, contestandogli il valore dato alla possessione: forse da una epistolaai senatori romani (Corti, 1959, p. 65), nella quale l'imperatore parla di nobilitas come prodotto della generositas proavorum ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] in realtà a sua firma vi è solo una breve epistolaai lettori, è di difficile interpretazione, essendo una raccolta di più o meno velate, che vennero mosse agli Elogi accademici da ambienti romani e di cui è traccia in varie lettere inviate da I. ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
galata
gàlata agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente ai Galati (gr. Γαλάται, lat. Galătae), denominazione con cui venivano designati dai Greci i Galli, e dai Romani i Celti migrati in Asia Minore (3° sec. a. C.), ove si stanziarono...