MINIO, Giovanni (Giovanni da Morrovalle). – Nacque, dopo la metà del secolo XIII, a Morrovalle (attuale provincia di Macerata)
Annamaria Emili
, appartenente alla diocesi metropolita di Fermo e alla [...] e che gli ostinati subissero la prigionia. Ai procuratori di Provenza e d’Aragona e . Oltre alla citata e preziosa epistola enciclica sulla povertà Inter coelestium insignia ). Una Oratio de potestate Romani pontificis pro Bonifacio VIII defensione ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] ammesso nei palazzi dei nobili romani, e riuscì ad ottenere infatti al C. delicati sonetti ed una epistola, "Un umil servo il qual tacendo . anche Id., Un'ediz. delle rime di S. Aquilano sfuggita ai bibliografi, ibid., XVII (1899), pp. 455 s. Per la ...
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PELAGIO II, papa
Claire Sotinel
PELAGIO II, papa. – Nacque a Roma, figlio di Vinigildo (forse d’origine gota), in data imprecisata.
Non si ha alcuna notizia su di lui antecedentemente all’elezione a [...] dei concili e della Sede romana, fino a Vigilio incluso, 477; O. Bertolini, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna 1941, pp. 225-230; B.M. Spoleto 1981, pp. 211-234; Gregorius I papa, Epistola 1, 75 (petizione dei vescovi di Numidia); 2, ...
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GEBIZONE
Irene Scaravelli
Monaco benedettino, era già abate del monastero dei Ss. Alessio e Bonifacio sull'Aventino, in Roma, il 10 ott. 1072, quando in tale veste sottoscrisse un documento in favore [...] si riconobbe tributario della Chiesa romana con il giuramento di fedeltà a s. Pietro e ai suoi successori impegnandosi al e quel monastero la medesima stretta relazione che le epistole certificano tra lo stesso Damiani e Gebizone. Per quanto ...
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FABRETTI, Raffaello
Massimo Ceresa
Nacque ad Urbino intorno al 1620, da Gaspare.
Effettuò i primi studi a Cagli, dove apprese le lettere classiche. Tornò poi ad Urbino, dove si laureò in utroque iure [...] epistolare. Fu anche in corrispondenza con i maggiori eruditi a lui contemporanei che si occupavano di epigrafia e antichità romane I, cc. 120-205, dal titolo Lettere di diversi ai Gonfalonieri e Priori di Urbino relative agli interessi della Comunità ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu arcivescovo di Ravenna dall'850 circa. Ottavo della serie, se si accetta l'ipotesi - già dell'Amadesi e ora del Vasina - dell'esistenza di un Giovanni VII tra Grazioso e [...] adottava la "mala consuetudo" detta tricesimalis che ingiungeva ai suffraganei di abbandonare a turno per un mese 1118, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XXXVIII (1915), pp. 107-128; F. Lanzoni, Una epistola del patriarca Fozio a G. ...
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MAFFEI, Timoteo (al secolo Niccolò Giacomo)
Isabella Gagliardi
Nacque intorno al 1415 a Verona, da Guglielmo e da Orsolina Maffei. Il padre apparteneva a un'aristocratica famiglia bolognese che, giunta [...] e Cosimo è accertata e confermata dalla corrispondenza epistolare e da un trattato del M. scritto stretta relazione con gli ambienti romani e curiali, per poi diventare si consumò la congiura ordita dal Soderini ai danni di Piero. Al Medici, scampato ...
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VENUTI, Marcello. –
David Armando
Nacque a Cortona il 9 agosto 1700, primogenito del marchese Giuseppe e di Maria Francesca Baldelli, e fu battezzato il 22 come Niccolò Marcello.
Morto il padre nel [...] a Siena, e che lo inviò, insieme ai fratelli Filippo e Ridolfino, a studiare presso i 1-16). Una sua De antiquitate Cortonae Epistola (Cortona 1730), dedicata a padre Ascanio , che fu terminata dai tipografi romani Bernabò e Lazzarini alla fine dell ...
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SALAMANCA, Antonio
Alessia Alberti
SALAMANCA (Martínez de Salamanca), Antonio. – Figlio di Gonzalo Martínez (della madre non si conosce il nome), nacque a Salamanca nel 1478. La sola fonte che ne [...] avvenire attorno al 1505. Nell’istanza che presentò ai Conservatori romani per avere la cittadinanza onoraria, ottenuta il 29 Campo dei Fiori la bottega di Salamanca, che nell’epistola dedicatoria della sua opera Roma, l’umanista tedesco Georg ...
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ROSSI, Gian Vittorio (Roscius). – Nacque a Roma nel 1570, primogenito di tre figli; il padre era giureconsulto e gentiluomo romano. Nel ginnasio dei gesuiti fu allievo di Francesco Benci, di Ottavio Tursellini, [...] (elegia, epigramma, egloga, epistola) –, si contrappone polemicamente al nel 1634 davanti ai cardinali Barberini, Aldobrandini ; L. Avellini, Tra «Umoristi» e «Gelati». L’Accademia romana e la cultura emiliana del primo e del pieno Seicento, in ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
galata
gàlata agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente ai Galati (gr. Γαλάται, lat. Galătae), denominazione con cui venivano designati dai Greci i Galli, e dai Romani i Celti migrati in Asia Minore (3° sec. a. C.), ove si stanziarono...