ERCOLE
C. Frugoni
Nome romano del greco Eracle, figlio di Zeus e Alcmena, semidio, accolto in cielo dal rogo che doveva incenerirlo e perciò immortale, E. è celebre per le dodici fatiche (dodekáthlos) [...] campanile di Giotto a Firenze (1334-1342): "kakòn enim graece malum dicimus" avvertiva Fulgenzio, fortunato mitografo citato dall'epocacarolingia fino a tutto il Rinascimento (Mythologiarum libri tres, II, 3-4).Nel trono eburneo di Carlo il Calvo ...
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ARTOIS
A. Prache
(lat. Civitas Atrebatensis)
Antica prov. della Francia settentrionale, oggi compresa nel dip. del Pas-de-Calais. Nel Medioevo l'A. formava una contea di cui Arras e Saint-Omer erano [...] si innalzava una torre posta al centro del portico.Saint-Bertin e Saint-Vaast ospitarono scriptoria che in epocacarolingia produssero manoscritti miniati in stile franco-insulare, come un evangeliario di Arras (Bibl. Mun., 233). Lo scriptorium di ...
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PADERBORN
N.M. Zchomelidse
(Padari Brunno nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), situata sul luogo di intersezione dello Hellweg, tra il Reno e l'Elba, con la [...] et leurs fonctions, Paris 1980; M. D'Onofrio, Tipologia e simbologia di alcuni palazzi imperiali, in Riforma religiosa e arti nell'epocacarolingia, "Atti del XXIV Congresso internazionale di storia dell'arte, C.I.H.A., Bologna 1979", a cura di A.A ...
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FAVOLA
C. Frugoni
La f. è un racconto fantastico-didascalico dove agiscono animali umanizzati; si distingue dalla fiaba, che è priva di intenti morali, e dai racconti dei bestiari, dove oggetto di moralizzazione [...] °; circolavano però anche altre raccolte in latino, per es. quella di Aviano (sec. 4°), la silloge nota dall'epocacarolingia come Romulus, poi la collezione a uso scolastico del monaco Ademaro di Chabannes, del 1025, e inoltre volgarizzamenti quali ...
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MOISSAC
M. Durliat
Centro della Francia sudoccidentale (dip. Tarnet-Garonne), situato in un vasto complesso alluvionale sulle rive del fiume Tarn, a km 3 dalla confluenza con la Garonna.Il nome di M. [...] con un deambulatorio sprovvisto di cappelle radiali. Quest'ultimo aveva sostituito un capocroce servito da uno stretto ambulacro, di epocacarolingia o preromanica.Nel sec. 12° l'abbaziale a tre navate cedette il posto a una chiesa a navata unica ...
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MERANO
S. Spada Pintarelli
(ted. Meran)
Centro dell'Alto Adige, in prov. di Bolzano, situato tra le pendici del monte Benedetto e il torrente Passirio.Attualmente M. comprende, oltre ai territori originari [...] 12°, in un luogo che reca tracce di insediamenti precedenti e di un edificio di culto triabsidato, di epocacarolingia. Seguì quindi un secondo momento costruttivo, datato tramite dendrocronologia al 1138 (Nicolussi, 1995). Conservata la primitiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le concezioni del corpo che connotano l’alto Medioevo inevitabilmente segnano anche l’esperienza del danzare. [...] Il corpo dell’uomo medievale si fa gesto significante in molteplici occasioni, come attesta la ricca iconografia che in epocacarolingia, tra VII e XI secolo, accompagna, ad esempio, i manoscritti più e più volte riprodotti delle commedie di Terenzio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È a partire dal IV secolo che compaiono i primi esempi di preghiere in poesia espresse in canto, la cui [...] e la sequenza, introdotta per rispondere alle esigenze nate dall’uso del rito romano nella liturgia franca in epocacarolingia.
Nella seconda metà del IV secolo, nell’Occidente latino appaiono le prime testimonianze di una particolare forma poetica ...
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NIMEGA
A.M. Koldeweij
(lat. Noviomagus; olandese Nijmegen; ted. Nimwegen; Niumaga nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi nella prov. della Gheldria, N. è situata in posizione favorevole sulla riva [...] Jan'. Questi frammenti attestano che nel palazzo, o nelle sue vicinanze, dovevano trovarsi edifici a carattere monumentale di epocacarolingia.Nell'area del Valkhof, oltre alla citata cappella di S. Martino, è ancora visibile l'ottagonale cappella di ...
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AUGUSTA
W. Liebhart
(lat. Augusta Vindelicensis, Augusta Vindelicorum, Augusta Vindelicum; ted. Augsburg; Ogesburc nei docc. medievali)
Città della Baviera, fondata sul punto di confluenza del Wertach [...] trasformato e rifatto per ben sei volte, fra l'800 e il 1450: il vescovo Simpert consacrò l'edificio originario di epocacarolingia, che venne rielaborato dal vescovo Ulrico dopo il 955. Alla terza fase di lavori, del 995, risale il rifacimento del ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...