Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] dotati di speciali poteri di penetrazione spirituale che in epoche remote hanno fatto da tramite alla manifestazione del sua presenza è quadruplice. È il comune fuoco terrestre, che si alimenta deicomuni combustibili; come fuoco celeste, avente per ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] 'invasione araba; lo provano anche le liste episcopali, le fonti storiche dell'epoca e le descrizioni dei viaggiatori (ma non è da escludere che una comunità come quella di Kairouan fosse piuttosto costituita da artigiani o da commercianti chiamati ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] sopravvivendo al declino delle narrazioni mitologiche e anche deicomuni gruppi antitetici di eroti o mostri marini, 51, 52-76, 89-94; M.. Bonamici, Il marmo lunense in epoca preromana, in II marmo nella civiltà romana. La produzione e il commercio, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] (elemento esterno) e Romani (elemento nazionale) nel corso della storia italiana dopo l’epoca delle invasioni e dei regni romano-germanici, o dell’origine e formazione deiComuni, e varie questioni, bene o mal poste, ma sempre di grande rilievo ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] Precipui suoi "gusti": conversare con gli "amici" deicomuni coinvolgenti interessi; cercare "la verità" e fissarla il francescano Fulgenzio Manfredi, già "teologo" della Repubblica, all'epoca dell'interdetto, nel 1608; v. Gino Benzoni, I "teologi" ...
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Vedi MINOICO-MICENEA, Arte dell'anno: 1963 - 1973
MINOICO-MICENEA, Arte
L. Banti
G. Pugliese Carratelli
D. Levi
I. Cronologia. - II. Arte Minoica: A) Architettura: a) tecnica; b); città; c) palazzi; [...] al XII sec. a. C. La ceramica rodia ha molto in comune con quella della Siria e della Palestina: la troviamo esportata a Tell a Creta si fece della liparite. Nel Tardo-Minoico, all'epocadei secondi palazzi, Creta fu in rapporti con l'Egitto (vasi ...
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Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] i prezzi in lire padovane; per il valore del ducato a quest'epoca (95-100 soldi) cf. Frederic C. Lane - Reinhold C. tardi (metà Cinquecento), cf. Verona, Archivio di Stato, Archivio antico deicomune, b. 233, proc. 2708.
217. James C. Davis, Una ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] alla Riforma luterana e, attraverso le tesi dell'epocadei Lumi, erano fatte approdare alla ben più grave , Padova 1973, pp. 45-87, e Renato D'Antiga, La comunità greco-ortodossa di San Giorgio in Venezia, in Presenze ebraico-cristiane nelle Venezie ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] colto tale complessa ed articolata natura della realtà istituzionale deicomuni medievali hanno abbandonato l'ottica con la quale in suo presupposto nel significato decisivo che a quest'epoca la jurisdictio municipale aveva assunto sia per ogni ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] , in AA.VV., Italia e Croazia, Roma 1942, p. 337 (pp. 313-376), che faceva iniziare l'epocadei tributi proprio con il "censo comune a tutti i Dalmati, istituito al tempo dell'imperatore Basilio". In G. Ortalli, Venezia dalle origini, pp. 400 ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...