"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] , l'asserita origine "laica" del potere dei dogi, la stessa pratica, da parte del Dandolo, di una dominatio connotata come laicalis non hanno nulla in comune con un certo esprit anti-Chiesa dell'epoca: si possono intendere come una variante della ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] quintessenza del "lusso bizantino"; l'altra si occupa dei manufatti "comuni" e ha preso avvio soprattutto dopo gli scavi del 1248 il monastero di Emathia. Nel XIII secolo, all'epocadei Lascaridi, abitarono a E. grandi proprietari come Galavas ( ...
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La conquista della Terraferma
Michael E. Mallett
Le origini dello Stato di Terraferma
Il 19 novembre 1405 le truppe veneziane entravano in Padova dopo un assedio durato più di un anno. Per l'impresa [...] dello Stato ingaggiatore; come in altre realtà italiane dell'epoca, la possibilità di tenere truppe in servizio durante i di coinun, tradizionali depositari della tutela dei diritti deicomuni cittadini e della difesa della costituzione, ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Le accademie
Saverio Ricci
Mario Biagioli
Le accademie
Motivi e caratteri ispiratori
di Saverio Ricci
La moderna accademia scientifica [...] del XVI sec., accomunava, verso la fine di quell'epoca, intellettuali di diversa fede e di contrapposta nazione.
Nei ' Medici ‒ sarebbe stata percepita come una messa in discussione deicomuni codici di comportamento. Il potere di Luigi XIV era troppo ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] come «la causa della libertà e la promozione dei diritti umani nel contesto dell’epoca, per le loro rispettive critiche della teoria e pratica comuniste», e conclude: «nessuno dei due venne inquadrato nelle categorie concettuali della Realpolitik ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] nel quadro dell’area metropolitana, lo smembramento deicomuni maggiori in unità più piccole, l’esperimento che non si può fare a Venezia. Nelle pagine del «Gazzettino» dell’epoca se lo slogan per il centro storico è «restaurare per conservare», a ...
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Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] urbana della città(24).
Archivi ecclesiastici e gentilizi
L’epoca napoleonica segnò una cesura di rilievo anche per il non solo degli archivi «governativi», ma pure di quelli deiComuni, delle opere pie, delle università, delle curie diocesane e ...
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Il primo comune
Andrea Castagnetti
Le istituzioni comunali
La costituzione del comune durante il ducato di Pietro Polani (1141-1148). a) La prima apparizione di "commune", "sapientes" e "consilium" [...] per l'epoca, della doppia elezione, che sarà adottata, come vedremo, anche nell'elezione dei membri dei consigli. diretta, con l'Impero di Federico Barbarossa, a sostegno deicomuni cittadini padani. Oltre alla Lega Veronese, formatasi nel 1164 ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO (v. vol. V, p. 170)
E. Fiore Marochetti
G. Palumbo
L. Bacchielli
B. Genito
N. G. Gorbunova
B. J. Staviskij
A. A. Di Castro
R. [...] del III millennio a.C.
In Anatolia, le tombe più comuni sono inumazioni o cremazioni deposte in pozzetti. A Ilica una serie in epoca Shang, potrebbe evidenziare una visione lievemente diversa della forma della Terra. Nel corso dell'epocadei Zhou ...
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Tiro a segno
Marco Impiglia
La storia
L'evoluzione delle armi da fuoco
Il tiro a segno è stato praticato in Italia fin dal primo apparire delle armi da fuoco, sia per finalità ludiche sia con lo scopo [...] con i primi tiratori autonomamente organizzatisi fin dall'età deiComuni a baluardo delle libertà municipali ‒ gravò di segno furono investite di un ruolo ufficiale, conforme all'epoca dell'espansione coloniale e dell'entrata dell'Italia nel novero ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...