Forte di un particolare legame con le sue strade, la capitale francese ha più volte rivestito il ruolo di città guida dell’arte calata nello spazio pubblico: dalle prime azioni fuori dai contesti convenzionali [...] generazione dello stencil, dallo sbarco dei graffiti americani all’epoca del passaggio a nuove conformazioni di citazione anche il ricco ambiente visuale di Vitry-sur-Seine, piccolo comune alle porte di P. trasformato da Christian Guemy alias C215, ...
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Figura (disegno o fotografia) stampata o inserita in un volume o in un periodico.
L’uso di illustrare un testo compare in epoca antichissima, prevalentemente circoscritto nell’antico Egitto a opere di [...] un ambito particolare).
Notevole valore d’arte ebbero le i. dei libri musulmani (specialmente persiani, sin dal 13° sec.) fine del 19° sec. e l’inizio del 20°, portarono avanti istanze comuni (art nouveau, Jugendstil, liberty ecc.) e, nel 20° sec., ...
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satiri mitologia Nella mitologia della Grecia antica e del mondo letterario greco-romano, una collettività di esseri (molto raramente si parla di un s. singolo) che vivono per lo più nel bosco, circondati [...] si definiscono convenzionalmente come ‘demoni del bosco’. In epoca classica i s. fanno ormai regolarmente parte del corteo Napoli, e del fregio della villa dei Misteri a Pompei). Uno dei motivi più comuni scolpiti sui sarcofagi romani sono i tiasi ...
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Disegnatore e autore di fumetti italiano (Milano 1933 - ivi 2003). Attivo dal 1953 come grafico pubblicitario, dal 1965 cominciò a pubblicare su Linus le storie di Neutron e della fotografa Valentina, [...] come l'archetipo di una femminilità che ha infranto i luoghi comuni e sovvertito il modello convenzionale delle relazioni di genere di un'epoca, scardinando mediante la sovrapposizione dei piani del sogno e del ricordo gli angusti limiti del reale ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] volte perfino astratti che compendiano il gusto della sua epoca, ottenuti tuttavia con risorse strettamente fotografiche. Con lo una completa standardizzazione dei mezzi grafici e alla definizione di un sistema comunicativo di facile utilizzazione ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] in termini di perfetta subalternità o estraneità all'arte nell'epoca staliniana. Il m. diverrà allora il punto di forza l'iconografia del m. politico delle sinistre e soprattutto dei partiti comunisti e socialisti in Europa occidentale. Come si vede, ...
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REPORTAGE
Sebastiano Porretta
Il termine francese reportage indica, nell'accezione comune, un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa d'indagare e documentare vari aspetti della realtà, [...] M.B. Brady e A. Gardner, la Comune di Parigi o i quartieri poveri di Glasgow di dicendo, passando attraverso tutte le fasi dei miglioramenti della tecnica fotografica e di ha lavorato dal 1964 al settimanale Epoca e ha condotto una ricerca personale ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] un periodo stilistico che lumeggia la civiltà e il modo di vita dell'epoca. Altra villa tra le più note è quella del principe di Palagonia la Brianza, il Bergamasco e soprattutto le rive dei laghi. È comune a queste ville un aspetto di grande dignità, ...
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Metropoli
Piergiorgio Landini
Le m. contemporanee sono il punto di arrivo di un'evoluzione millenaria che ha riguardato lo sviluppo storico, sociale e giuridico delle aggregazioni umane. Nella voce [...] 'economia statunitense piuttosto che dalla liberalizzazione dei mercati nei paesi ex comunisti o dal cambiamento di status di due grandi città 'imperiali', divenute capitali politiche in epoca relativamente recente e tuttavia motrici di grandi flussi ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] . Quindi Zeus era venerato come il dio dei re e dei governanti: in Sparta, i due re erano affatto che anche Z. venisse incluso nei comuni motivi della loro ricca mitologia, ove egli , dobbiamo ritenere che in epoca posteriore questo tipo abbia subito ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...