ANTONIO di Francesco da Venezia detto Antonio Veneziano
Marco Chiarini
Ricordato in docc. anche come Antonio da Firenze o da Siena (Anonimo Magliabechiano), è attivo tra il 1369 e il 1388. Incerta è [...] fabbrica nella cappella di S. Sebastiano, o dei Balestrieri, nel 1369, e l'anno seguente stesso documento si rileva che a quell'epoca A. abitava in una casa "in opere, mentre notevoli invece sono i tratti comuni a quasi tutte. Al periodo senese, il ...
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TEBE (Θῆβαι; Thebae)
S. Donadoni
1°. - In Alto Egitto, è città ignota alla più antica storia egiziana. Portata in primo piano dalle dinastie che attorno al XX sec. a. C. ricostituirono l'unità egiziana [...] vitalità, anche se la spogliò di molti dei suoi tesori. Fu in epoca tolemaica che l'atteggiamento della città, palesemente antichità egiziane pervenuteci. Una analisi di certe qualità comuni a tale materiale potrebbe forse indicare certe costanti di ...
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SCARABEO (lat.: scarabaeus forse da avvicinare al termine greco κάραβος)
L. Breglia
Fu in Egitto collegato al culto del Sole, di cui divenne quasi un simbolo, specie per quanto ne riguarda il movimento: [...] divenire, lo s. fu poi collegato anche col culto dei morti. Da questo nasce il suo valore di amuleto non anteriori però all'epoca della XXVI dinastia - due ultime, in fase più tarda, più comuni. Ed una ulteriore differenza notiamo nelle iscrizioni, ...
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ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] è tuttora discussa, data la scarsità dei resti ad esso attribuiti e l in una lussuosa tomba di donna, datata all'epoca di transizione dal II al III periodo. Con la hanno appesi pendagli, probabili amuleti. Comuni le collane a spiraline di bronzo ...
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NAQĀDAH
S. Donadoni
A. M. Roveri
DAH In Alto Egitto, è stato il primo centro in cui si sia osservata una civiltà egiziana preistorica. In seguito altre osservazioni hanno mostrato che i fenomeni di [...] violacea, caratteristica della seconda epoca di Naqādah, presenta alcune decorazioni comuni a quelle della classe C rappresentassero un uomo e una donna e dovessero influire sulla fecondità dei vivi. Si trovano anche opere in cui la figura umana ...
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DOLMEN
G. Lilliu
Parola del basso brettone (anche dolmin), significante tavola (dol) - pietra (men, min), introdotta nella letteratura scientifica dal Legrand d'Aussy (1797), poi divulgata, insieme [...] d'inumati (i casi di cremazione sembrano secondarî, d'epoca protostorica e storica). I d. più semplici, specie quando ideali e materiali non comune:. i d. ne sono parlanti testimoni.
Monumenti così grandiosi per la mole dei tumuli e per le dimensioni ...
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NAVARRA
M.C. Lacarra Ducay
Regione storica della parte settentrionale della penisola iberica, corrispondente approssimativamente all'od. omonima provincia, con capoluogo Pamplona. Fino al 1512 il regno [...] l'ingresso in N. di stili e forme comuni a N dei Pirenei, spiega in parte la singolarità dell'arte confina a E e a S, furono continui, anche se non sempre amichevoli. All'epoca in cui i due regni furono uniti sotto la medesima Corona - fino al 1134 ...
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GILARDONI, Pietro
Giuseppe Stolfi
Figlio di Domenico e di Francesca Mariani, nacque il 18 ott. 1763 a Puria (ora comune di Valsolda), sulla sponda comasca del lago di Lugano, per tradizione secolare [...] apertura di una strada e di una corrispondente porta nella cinta dei bastioni, tra porta Nuova e porta Comasina, e la sistemazione decoro architettonico estesa alla comune edilizia civile, che è nuovo interesse dell'epoca e la contraddistingue.
Come ...
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BABILONESE, Arte
G. Furlani
Di arte b. non si può parlare propriamente che dal tempo dello stabilirsi della I dinastia di Babilonia, quando questa città fu fatta capitale del nuovo regno semitico nel [...] di grazia e buon gusto. I soggetti sono molto varî; comuni sono le figure di donne nude riprodotte a scopo magico; furono decorati con i simboli degli dèi e con scene religiose ancora nell'epoca seguente a quella dei Cassiti. Il kudurru del re Marduk ...
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Vedi AQUILEIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUILEIA (v. vol. i, p. 511)
L. Bertacchi
Nuovi scavi, trovamenti e studî hanno notevolmente arricchito le nostre conoscenze di questo importante centro.
1) [...] può datare con elementi archeologici all'epoca di Massimino Trace, che assediò A b) Vetri. Nel 1968 è stato pubblicato il catalogo dei vetri di A., che segue l'industria locale dal sono numerose, ma che ripetono tipi comuni in tutto il mondo romano, ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...