Vedi MEANDRO dell'anno: 1961 - 1961
MEANDRO
V. Bianco
Motivo ornamentale, la cui forma tipica si è cristallizzata, in età classica, nella successione di elementi costituiti da una linea, o da più linee [...] ad altri motivi. Una forma analoga di m. è comune nelle fabbriche italiote; anche la ceramica àpula presenta talvolta una (secondo stile, grande fregio della Villa dei Misteri); più tardi, con l'epoca imperiale, appare sui pavimenti musivi nello ...
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PARISI, Domenico (Ico)
Lucia Tenconi
– Nacque a Palermo il 23 settembre 1916, da Eduardo e Olimpia Volpes.
A soli tre anni si trasferì con la famiglia a Como, dove frequentò le scuole primarie e si diplomò [...] aggregava l’avanguardia architettonica e artistica comasca e milanese dell’epoca. Nel 1936 il servizio fotografico per il numero 35/ della luce e dei volumi, di sperimentazione iconica e di comunicazionedei contenuti dei progetti attraverso collage ...
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DE ANGELIS, Deiva
Mario Quesada
Nacque a Gubbio (Perugia), probabilmente nel 1885.
Rappresenta un caso particolare nella storia della pittura italiana di questo secolo per il valore assoluto delle opere [...] 1927-1928], pp. 696-717),ne sottolineava i modi comuni a quelli della D.: "con nervosa incisività, attizzando romana e italiana dell'epoca, caratterizzata da un l'Autoritratto, appunto, Mia madre, Casina dei carrettieri, Case dall'alto, Carretti e ...
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LEKYTHOS (λήκυϑος)
E. Paribeni
La parola viene impiegata sin dall'età omerica a designare un tipo di vaso per oli e profumi (Od., vi, 79). È da ritenere d'altra parte che per gli antichi il nome restasse [...] proporre concordemente questa accezione. Pitture vascolari di quest'epoca ci mostrano serie di piccole lèkythoi deposte ordinatamente sui la pittura di lèkythoi in Attica segue la sorte comunedei vasi dipinti e scompare o vive di una vita dimessa ...
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PUTEALE (Puteal, περιστόμιον ϕρέατος)
W. Hermann
Nel senso proprio vèra o bocca di pozzo. Normalmente erano di forma circolare corrispondente a quella degli orifizi di pozzi e cisterne, ma non mancano [...] ϕρέαρ, di cui parla Pausania.
La maggioranza dei p. di pietra esistenti sono lavorati in un nel Museo Nazionale di Siracusa.
In epoca ellenistica invalse l'uso di abbellire I temi delle rappresentazioni sono quelli comuni a tutti i rilievi neo-attici ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: Il convento
Maria Letizia Mancinelli
Il convento
Il termine convento (dal lat. conventus “riunione”, [...] , in genere acquisite tramite concessioni e donazioni e spesso situate in aree frequentate già in epoca romana, è una caratteristica comune anche dei conventi propriamente detti, dalle fondazioni più antiche alle più tarde: a Roma, l’area della ...
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TRAPEZOFORO (τραπεζοϕόρος τραπεζοϕόρον, trapezophorum)
F. Coarelli
Etimologicamente, ὁ τὴν τράπεζαν ϕέρων, sostegno di tavolo. In epoca tarda (Pollux, 10, 69; Digesto, xxxiii, 10, 3) passa a significare [...] Lucian., Lexiphan., 7; Sid. Apoll., 17, 7, ecc.).
I tipi più comuni di tavolo, che ci sono indicati dalle fonti, sono la delphica, il monopodium e o altra suppellettile di pregio (si veda la cosiddetta Coppa dei Tolemei, vol. ii, fig. 434; cfr. anche ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] . Che fosse in rapporto con la corte dei Gonzaga è provato dal Trionfo del Mincio, pensiero della cultura dell'epoca, trasformate in rigide regole corrisponde la "proporzione" in pittura; ed elementi comuni appaiono la "sentenza", il "temperamento", l ...
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Vedi NYON dell'anno: 1963 - 1996
NYON (Colonia Iulia Equestris)
A. Bisi
Città svizzera del cantone di Vaud, posta sulla riva nordoccidentale del lago Lemano, 22 km a N-E di Ginevra. Alla stazione lacustre [...] di profondità (corrispondenti a m 3 dell'epoca romana) che conserva i muri laterali, l tessellatum del fondo si alterna con l'opus vermiculatum dei personaggi - risulta una datazione fra la fine del . C. I caratteri comuni ai ritrovamenti francesi e ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA (v. vol. vii, pp. 123-138)
G. Cavallo
Grecia e Roma. - Le ricerche più recenti sulla S. greca e romana, oltre che nell'aprire talune prospettive nuove, [...] quest'ultimo elemento in comune). Concetti inoltre come quello di s. normale (le forme ideali dei singoli segni alfabetici ai quali che si enucleano dall'usuale e si fissano, in certe epoche e ambienti, in regole precise) già da tempo e largamente ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...