MADAURA
A. Bonanni
(lat. Madauros; arabo 'Mdaourouch)
Città dell'Algeria nordoccidentale, posta a km. 24 a S di Souk Ahras.M. si costituì come centro indigeno e appartenne, nella prima metà del sec. [...] La città, il cui nome latino non pare derivare da una denominazione fenicia, fu interessata alla fine del sec. 1° d.C. dalla e il seguente abbandono - non sono infatti noti vescovi di epoca bizantina - M. non è più menzionata dopo la conquista araba ...
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AVILA
X. Barral i Altet
ÁVILA (lat. Avela)
Città della Spagna, capoluogo della prov. omonima, nella Vecchia Castiglia, situata a più di m. 1000 di altitudine in posizione dominante rispetto alla valle [...] dell'Adaja.Di origine fenicia, A. divenne in seguito colonia romana e fu inclusa nella prov. della Lusitania. Dopo l' al martire Vincenzo che, iniziata nei primi anni del sec. 12°, epoca a cui risalgono la cripta e una parte del capocroce, fu ripresa ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] materiali, subendo anche l’influsso di oggetti di fattura sira e fenicia (tesoro di Tod, tomba di Tutankhamon).
La lavorazione dell’oro tecnica si sviluppa nell’Alto Medioevo, si perfeziona in epoca merovingia e poi in età ottoniana e romanica. ...
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Caratteri antropologici
L’a. dell’uomo varia e assume forme diverse in relazione alle condizioni climatiche, ai mezzi tecnici messi in atto per la costruzione, ma anche all’organizzazione sociale e alla [...] all’a. è il gusto estetico di una popolazione o di un’epoca (si pensi ai mutamenti di stile che, continuamente, hanno luogo nella tipo di casa è diffuso anche nell’antica Persia, in Fenicia, in Palestina. Costruita in materiale leggero (mattone crudo ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] dei forni ecc. In base al numero delle case è stato calcolato, per quest'epoca, un numero di 1.280.000 abitanti senza contare gli schiavi (Calza, Lugli), a Fortuna, Febris, Zeus Keraunios di Fenicia ecc. In epoca posteriore, forse alla fine del III ...
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Vedi MINOICO-MICENEA, Arte dell'anno: 1963 - 1973
MINOICO-MICENEA, Arte
L. Banti
G. Pugliese Carratelli
D. Levi
I. Cronologia. - II. Arte Minoica: A) Architettura: a) tecnica; b); città; c) palazzi; [...] se cioè fosse di origine anatolica, caria, greca, libica, fenicia, sono ora sorpassate.
a) Tecnica. - Differì a scavata nella roccia (è incerto se T M I, o III).
All'epoca del secondo palazzo, Cnosso si separò nettamente dal resto dell'isola per la ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] tipo di copertura sono state rinvenute un po' in tutte le epoche e già nel livello IV dell'Eanna di Uruk si hanno descrizione che ne dà la Bibbia, che lo vuole costruito da maestranze fenicie (I Re, 6, 1-34); esso era di pianta rettangolare, ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO
G. A. Mansuelli
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
A. Generalità; B. Civiltà egiziana; C. Civiltà mesopotamica; D. Civiltà [...] Thugga; v.) e in Sicilia (Agrigento) e che nell'ambiente fenicio-punico è documentata l'esistenza di edicole su basamento che, a tratti di tombe di nobili, simili nella forma a quelle dell'epoca Shang, con accessi digradanti da N e da S (generalmente ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] Urartu, alla Siria e a Cipro. Quella che generalmente viene definita arte siriana di quell'epoca è un misto di elementi egiziani, assiri, aramaici, tardo-hittiti e fenici, l'arte insomma di una koinè medio-orientale. A questo periodo appartengono gli ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] b. del martyrium di S. Leonzio a Tripoli di Fenicia, testimoniato da Zaccaria Scolastico, e quello del santuario dei nelle ultime due (Reynaud, 1984, p. 469); pure ridotte in epoche successive appaiono per es. le vasche dei b. di Ignazia in Puglia ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...