La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo geometrico
Antonio Giuliano
Il periodo geometrico
Si definisce geometrico quel periodo caratteristico della cultura formale greca nel quale prevalgono [...] Greci. Accanto a essi, in concorrenza, erano i Fenici che, negli stessi anni e nei mari ancora più Mainz a.Rh. 1982, pp. 237-55.
H.P. Isler, Ceramisti greci in Etruria in epoca tardo-geometrica, in NumAntCl,12 (1983), pp. 9-48.
M. Popham - A.M. ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] (scrittura cuneiforme e lingua babilonese). È l'epoca dei trattati internazionali, dei matrimoni interdinastici, dei ", è ormai estesa ai ben più lontani terminali della navigazione fenicia a Tarshish e delle carovaniere del Sud arabico nello Yemen ‒ ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] Teodosio I nel 395, D. divenne capoluogo della Fenicia e sede metropolitana da cui dipendevano tredici vescovi. (sharī῾, darb, zuqāq).Solo dopo la metà del sec. 12° iniziò un'epoca propizia per D., con l'avvento degli Zangidi (ad Aleppo dal 1127 e al ...
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Vicino Oriente antico. Ceramica e vetro
Stefania Mazzoni
Ceramica e vetro
Ceramica: evoluzione tecnica
La ceramica si afferma nelle società neolitiche mature, che elaborano, dopo un’intensa pratica [...] aree, come in Iran nel I millennio (Hasanlu), in Fenicia, Assiria e Babilonia, sia per intarsi sia per pregiati oggetti cera persa, o per modellatura di un blocco. Alla stessa epoca risalgono alcuni testi babilonesi sulla produzione del vetro (v. ...
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SABRATHA
A. Bonanni
(gr. Σαβϱάθα; arabo Ṣabra)
Città della Libia, in Tripolitania, posta in corrispondenza dei rilievi del Jabal Nafūsa, a km 75 a O di Tripoli e a km 35 a E di Zuwāra.S. sorse - come [...] romana rispettò le principali direttrici viarie preesistenti di età fenicia, così che il tratto urbano della grande strada suburbio occidentale parte di un preesistente muro di epoca ellenistica. Questo circuito, probabilmente distrutto dai Vandali ...
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Cartagine
Colonia fenicia (fenicio Qart Ḥadasht) nell’Africa settentrionale. Fu fondata nell’814 a.C., secondo la tradizione da Elissa (Didone). Per la sua posizione favorevole (tra il lago di Tunisi [...] .C.) e divenne in breve tempo la più importante città fenicia. Il controllo della Sicilia diede origine alle lotte con i puniche), conclusasi nel 146 con la distruzione di Cartagine. In epoca romana, dopo un tentativo fallito di Gaio Gracco di dedurvi ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] materiali, subendo anche l’influsso di oggetti di fattura sira e fenicia (tesoro di Tod, tomba di Tutankhamon).
La lavorazione dell’oro tecnica si sviluppa nell’Alto Medioevo, si perfeziona in epoca merovingia e poi in età ottoniana e romanica. ...
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punica, civiltà[1] Civiltà fenicia dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie tra 9° e 2° sec. a.C. Sotto l’aspetto storico e politico la documentazione al riguardo è per lo più indiretta, [...] a camera ipogeica con accesso a corridoio (dròmos) o a pozzo, continuano fino in epoca romana una tipologia già attestata, ma assai diffusa, sulla costa fenicia. In tutto l’Occidente punico sono diffusi i templi a pianta tripartita, tipici dell ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] e le conseguenze che possono investire la s. di altre epoche, in particolare di quella moderna e contemporanea; ma anche per seconda). Fondamentale, per l'arricchimento delle conoscenze sul mondo fenicio-punico e su altre aree dell'Oriente antico, l' ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] dei forni ecc. In base al numero delle case è stato calcolato, per quest'epoca, un numero di 1.280.000 abitanti senza contare gli schiavi (Calza, Lugli), a Fortuna, Febris, Zeus Keraunios di Fenicia ecc. In epoca posteriore, forse alla fine del III ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...