POZZUOLI
Fausto Zevi
(XXVIII, p. 142)
Nuovi scavi e la riconsiderazione di quanto già noto consentono oggi una migliore ricostruzione delle fasi architettonico-urbanistiche della città antica. Attualmente [...] 17-34; M.W. Frederiksen, Puteoli e il commercio del grano in epocaromana, ibid., 4-5 (1980-81), pp. 5-27; P. Pomey archeologia e nella storia, cit., pp. 329-45; R. Ling, Roman paintings and stucco-reliefs in the Victoria and Albert Museum, 49 (1981), ...
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Città della Venezia, nella provincia di Vicenza, con 10.111 abitanti. Dove sbocca nella pianura veneta il Canal di Brenta, la stretta valle per cui il fiume attraversa le Prealpi separando l'altipiano [...] di Bassano, Bassano 1929.
Storia. - Il nome deriva con ogni probabilità dal nome romano di un fondo; ma è certo che nell'epocaromana il centro urbano non esisteva. Di una villa, poi di un castrum e di un burgus di Bassianus si hanno le prime, scarse ...
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Arte di comporre e di spiegare enimmi, sciarade, anagrammi, rebus, ecc. Essa ha le sue norme, i suoi discepoli appassionati, i suoi capolavori; ed è giunta, in Italia specialmente, a un grado assai elevato [...] si leggono quattro volte nei varî sensi. Il primo esempio conosciuto si trova scolpito su lapidi che risalgono all'epocaromana:
e a questo bisticcio, sulla cui dubbia interpretazione fu già molto scritto e molto discusso, venivano attribuite, pare ...
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Città della provincia di Ferrara, che sorge (i m. s. m.) in mezzo alla laguna omonima (le "valli", v. sotto) tra il Po di Volano e il Po di Comacchio, sopra un gruppo d'isolette separate da canali e congiunte [...] Po di Francolino o Po di Venezia. L'area occupata dalle Valli di Comacchio corrisponde in parte a un delta dell'epocaromana, probabilmente quello del ramo spinetico, in parte a quello medievale di Volano, in parte ancora a terreni depressi (come la ...
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MACEDONIA
Paolo Migliorini
Manólis Andrónikos
(XXI, p. 750; App. II, II, p. 237; III, II, p. 2)
Già repubblica della Federazione iugoslava costituita nel 1945, il 5 settembre 1991 ha proclamato la [...] un tempio di Demetra di inizio 5° secolo a.C., edifici ellenistici, un teatro e imponenti edifici e santuari di epocaromana, da cui provengono notevoli sculture e mosaici.
Degne di rilievo sono anche le recenti scoperte effettuate nella zona della ...
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S'intende per calcestruzzo ogni conglomerato, composto da materiali inerti (sabbia, ghiaia, pietrisco, ecc.) riuniti insieme, in presenza di un'opportuna quantità d'acqua, da un materiale cementante o [...] nell'antichità furono eminentemente la pietra (Egitto, Grecia) e il mattone (Assiria, Babilonia, Fenicia, ecc.).
Nell'epocaromana vennero introdotti nell'uso i conglomerati artificiali, aventi per cementante la pozzolana mista alla calce comune ...
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INFISSI
Carlo Roccatelli
Si comprendono con questa denominazione generica tutte quelle opere che negli edifici servono alla chiusura dei vani di porte e di finestre. Sorti con l'abitazione umana, ne [...] fisse di tela oleata o cerata montata su telai di legno, alle transenne di marmo con lastre di selenite dell'epocaromana e dei primi secoli dell'arte cristiana, ai telai fissi della caratteristica finestra a croce quattrocentesca che rappresenta una ...
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È il dio dell'amore. La poesia omerica non conosce Eros come nume: da Esiodo in poi invece esso è noto sotto il duplice aspetto di divinità teogonica e d'inseparabile compagno di Afrodite. Quale potenza [...] . A Tespie si celebravano in suo onore ogni quattro anni con gare ginniche e musicali le Erobie, che durarono anche nell'epocaromana.
In particolar modo nelle palestre fu venerato Eros, come simbolo dell'amicizia e dell'amore tra uomini e giovinetti ...
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. Le popolazioni che abitarono durante l'età dei metalli la penisola istriana e gli altipiani della Carsia Giulia, usarono costruire i loro villaggi sulla sommità delle alture. Questo tipo di abitato è [...] antichissimo sacrario locale, dedicato forse a quelle stesse divinità paleovenete, Eia, Trita, Melesoco, che ebbero culto ancora nell'epocaromana. Un secondo santuario dovette esistere anche a S. Giovanni di Duino, dove ha le sue sorgenti il Timavo ...
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Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] dall'esempio di castra più antichi, i quali avevano conservato un proprio distretto indipendente dalla città, come già nell'epocaromana) sorgeva al centro di un dominio fondiario o signorile, costituiva il caput di un organismo che già possedeva un ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...