tribunato Nel diritto pubblico romano, denominazione di varie magistrature, le cui funzioni erano in origine in connessione con le tribù (➔). I tribuni della plebe erano i rappresentanti della parte plebea [...] si cercò di porre l’istituto al centro della dinamica costituzionale romana, al fine di attuare quella riforma dell’assetto dello Stato dare nuova prova di vitalità, per lo più in epoca cesariana, finché perse ogni rilevanza nel principato augusteo, ...
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(lat. Baiuvarii) Popolo germanico, menzionato per la prima volta dallo storico Giordane intorno al 540. Forse discendenti dai Marcomanni, i B. giunsero nell’odierna Baviera fra il 488 e il 526. L’insediamento [...] stirpe bavara furono molteplici. Intorno al 500, accanto ai Romani che continuavano a vivere in alcuni centri fortificati (per dell’etnia. Il patrimonio di reperti bavari di epoca altomedievale proviene soprattutto da necropoli; tra i più antichi ...
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Nell’esperienza giuridica romana, il processo di età imperiale, che si affiancò inizialmente a quello repubblicano, sancito nell’ordo della legge Giulia del 17 a.C., e finì quindi per soppiantarlo del [...] tutto, sia nella prassi metropolitana sia in quella delle province. Invalso, fin dall’epoca di Augusto, in campo tanto civile quanto criminale, si connotò per il carattere di maggior ufficialità e diede luogo a notevoli differenze rispetto al ...
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sponsio In diritto romano, antico contratto verbale, con il quale era possibile assumere obbligazioni di qualsiasi contenuto mediante la pronuncia di determinate parole. Aveva origine probabilmente sacrale, [...] più, l’adempimento di un’obbligazione propria; ma forse, in epoca remota, era chiamato a garantire l’adempimento di un’obbligazione sponsio. Durante l’intera parabola dell’esperienza giuridica romana il negozio fu accessibile ai soli cives, dovendo ...
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Opera («Sentenze di Paolo») della giurisprudenza postclassica romana, che un tempo si riteneva ispirata ad altra precedente del giurista classico Paolo Giulio, ma che oggi si fa per lo più risalire, almeno [...] sec. d.C. Contiene non solo passi di Paolo e di altri giuristi romani, ma anche epitomi di costituzioni imperiali, alcune delle quali emanate nel 5° del tempo. Ebbero ampia fortuna in quell’epoca di decadenza degli studi giuridici, giacché, essendo ...
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(lat. leges regiae) In età romana, leggi che, secondo la tradizione, sarebbero state emanate dai sette antichi re, in un arco di tempo compreso fra la metà dell’8° e la fine del 6° sec. a.C. Stando alle [...] in maniera non dissimile da quanto avvenne nella successiva epoca repubblicana; ma a giudizio degli studiosi moderni è del sia stata esperita già ai primordi dell’esperienza costituzionale romana. Verosimilmente erano ordinanze con cui il re, in ...
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Vaticana Fragmenta Opera della giurisprudenza postclassica romana, probabilmente occidentale, così denominata in quanto nella Biblioteca Vaticana ne furono rinvenuti, nel 1821, dal cardinale A. Mai 341 [...] codici Gregoriano ed Ermogeniano, ma non dal Teodosiano; il che ha fatto ragionevolmente supporre che la composizione risalga a un’epoca precedente a questo, e quindi al 4° sec. (se non addirittura ai primi decenni di esso, quando sull’Impero regnava ...
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Tituli ex corpore Ulpiani Opera della giurisprudenza postclassica romana, attribuita falsamente al giurista classico Ulpiano, in realtà frutto di una selezione di passi scelti, tratti da varie opere. È [...] ) – con cui in età postclassica si usava indicare una raccolta di passi provenienti da un determinato autore – rende comunque plausibile l’ipotesi che almeno il nucleo originario dell’opera risalga effettivamente al giurista dell’epoca severiana. ...
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Nel Medioevo, titolo sia di scritti consistenti essenzialmente in un raffronto, sia di sermoni tenuti in particolari adunanze come esercizio spirituale o scolastico.
C. legum Mosaicarum et Romanarum Opera [...] della giurisprudenza postclassica romana, detta anche lex Dei, conservata attraverso tre diversi manoscritti e contenente un ed Ermogeniano. La composizione della C. risale a un’epoca immediatamente successiva a detti codici; l’aggiunta di una ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] , gruppi di animali e persino patrimonî destinati a taluni scopi.
Limiti legali del diritto di proprietà. - Fin dall'epoca delle XII Tavole i Romani riconoscono che la proprietà non si può concepire senza limiti e questi sono posti dalla legge o nell ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...