GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] sperava, e più di lui s'illudeva, l'altro spirito magno dell'epoca, il Machiavelli. Ma tosto crollarono le speranze. Il piano di guerra di metter in guardia contro gli appelli alla storia romana, così cari al Machiavelli e così ingannevoli; di ...
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Diritto romano. - In un senso generico accessio (il suo contrario è decessio) vale aumento, incremento del patrimonio per effetto di ciò che si aggiunge materialmente o legalmente a una cosa o ad un diritto [...] rintracciare un tipo unico e generale di accessione nelle fonti romane. Procedendo, però, per esclusione, possiamo intanto stabilire che chi ne subiva le conseguenze economiche. Durante l'epoca classica si distingue il caso del proprietario, che non ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] dapprima dal costume, cominciò a interessare il diritto all'epoca in cui, cresciuto fortemente il numero dei divorzî, apparve casi stabiliti dalla legge (Bolivia, Brasile, Cnile, Grecia, Romania. Uruguay); c) ordinamenti in cui i mobili e immobili ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] dagli obblighi e dalle pene della Lex Papia Poppaea ai cittadini romani, lo ius quiritum ai latini e lo ius quatuor liberorum capitano, e viaggiava con la nave.
Solamente in un'epoca più recente, accanto all'armatore imbarcato dirigente della nave ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] " merci o denaro affinché ne faccia traffico, con il patto di dividerne i frutti.
La "commendatio" romana.
Già nell'epoca repubblicana in Roma personaggi influenti potevano raccomandare (commendare) agli elettori i candidati. Come diritto (e obbligo ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] cui i garrigues più si avvicinano al mare, lungo la via romana che da Nîmes porta a Tolosa. Il centro primitivo constava di sua Histoire de Maguelone, Parigi e Montpellier 1911). Nell'epoca moderna la sua università è completa e possiede una ricca ...
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MOMMSEN, Theodor
Plinio Fraccaro
Giurista, filologo, sommo epigrafista tedesco e uno dei maggiori storici di Roma antica. Nacque a Garding (Schleswig) il 30 novembre 1817 e morì a Charlottenburg il [...] 'opera è immenso. Essa era a buon punto all'epoca della sua morte, è ora quasi interamente compiuta e (1899), p. 510 e in appendice al vol. III della vers. San Giusto della Storia Romana; G. De Sanctis, in Riv. di filologia, XXXII (1904), p. 207; L. ...
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È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra [...] alle classificazioni dei diritti e obblighi, i giuristi romani sono stati invece tratti dalle necessità di applicazione e quelle del secondo contro la persona dà luogo anche in epoca avanzata a conseguenze notevoli: ad es., mentre il convenuto di un ...
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ROSSI, Pellegrino
Carlo Alberto Biggini
Nato in Carrara il 3 luglio 1787, assassinato a Roma il 25 novembre 1848. Compì i suoi primi studî a Correggio, iniziò i suoi studî universitarî in diritto a [...] spirito d'Italia, il genio più versatile della nostra epoca, la mente forse più pratica d'Europa", e in mort (1787-1848), ivi 1887; R. Giovagnoli, P. R. e la rivoluzione romana, voll. 3, Roma 1911; C. A. Biggini, Il pensiero giuridico e politico ...
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Storia del diritto. - Storicamente il rispetto del cadavere è imposto, prima che da norme giuridiche, da norme religiose. Presso tutti i popoli il cadavere ispira un senso di misterioso terrore. Di qui [...] contenuti.
S. Ambrogio (De Tobia, X) attesta l'usanza romana secondo la quale l'usuraio poteva tenere in pegno il cadavere del Trecento, ne ricorre la menzione nelle novelle popolari dell'epoca; ne trattano i postglossatori e i giuristi del sec. XIV ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...