evoluzione
evoluzióne [Der. del lat. evolutio -onis, da evolvere (→ evoluta)] [LSF] (a) Con signif. concreto, l'insieme delle posizioni assunte successiv. da un corpo in moto. (b) Con signif. figurato, [...] progressivamente, senza bruschi rivolgimenti o soluzioni dicontinuità. ◆ [BFS] E. biologica: Equazionedi e.: lo stesso che e. del moto di un sistema dinamico: v. equazioni differenziali alle derivate parziali: II 445 a. ◆ [FSN] Equazionedi e. di ...
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dipendente
dipendènte [agg. Der. del part. pres. dependens -entis del lat. dependere "derivare da, dipendere", comp. di de- e pendere] [LSF] Di ente che abbia una relazione di dipendenza da un altro: [...] un campo numerico K, più elementi a₁, ..., an di un ampliamento di K che soddisfino un'equazione algebrica f(a₁, ..., an)=0, in cui f condizioni dicontinuità e derivabilità, la condizione necessaria e sufficiente affinché m funzioni di altrettante ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] l’eguaglianza ωa=limi (ωai), per a, ai ∈ A e {ai} successione o famiglia diretta di elementi. Queste nozioni di convergenza, limite e continuità consentono poi d’introdurre in modo naturale le altre due operazioni fondamentali dell’analisi matematica ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] rappresentazione macroscopica di una materia distribuita con continuità, rappresentazione alla ≠0, ciascuna delle equazioni a ∙ y = b; z ∙ a = b ammetta una e una sola soluzione. In questo modo si introduce la differenza x = b − a di due elementi e i ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] importanza nello studio delle equazioni alle derivate parziali e nell'analisi armonica, si sviluppa a partire da teoremi come quello di Riesz-Thorin, degli anni Trenta, in cui si dimostra che un funzionale T lineare e continuo sia da Lp0 in Lq0 ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampere
Friedrich Steinle
La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampère
Elettricità e galvanismo nel primo Ottocento
Nel [...] vaschetta', che si rivelò assai più maneggevole e il cui uso, nonostante i problemi di tenuta che presentava, si diffuse rapidamente; il termine 'pila' continuò tuttavia a essere comunemente adottato.
Il più attivo nel dare un contributo al dibattito ...
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Caos
Robert L. Devaney
Introduzione storica
Secondo l'accezione più comune, il termine ‛caos' significa totale annientamento dell'ordine o assenza di qualsiasi struttura. Analogamente, in matematica, [...] oggi noto come ‛teoria del caos'.
Esistono molti tipi diversi di sistemi dinamici e forse quelli più importanti sono regolati da equazioni differenziali. Si tratta di sistemi che cambiano con continuità col passare del tempo. Il moto dei pianeti, per ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] dal tempo t), si ha l'equazione differenziale ordinaria df/dt=R(di/dt)+(1/C)i, che, risolta, fornisce la funzione i(t). Due soluzioni significative sono le seguenti: (a) applicazione di una forza elettromotrice continua all'istante t=0 (cosiddetto c ...
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fisica G. fisica Qualsiasi ente suscettibile di una precisa definizione quantitativa, quindi di misurazione, che viene introdotto allo scopo di consentire una descrizione quantitativamente precisa di fenomeni [...] è stata dimostrata l’esistenza dicontinui non archimedei (quando al postulato della continuità si dia la forma di G. Cantor), possono esistere classi di g. omogenee non archimedee, non suscettibili cioè di essere paragonate a una di esse, u, scelta ...
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semplice
sémplice [agg. Der. del lat. simplex -icis, comp. delle radici sem- "uno solo" e plec- di plectere "allacciare", plicare "piegare", ecc.] [LSF] Che è costituito di un solo elemento e non può [...] cioè se una curva chiusa in esso contenuta può essere sempre ridotta con continuità a un punto. ◆ [CHF] Corpi, o sostanze, s.: gli quello di una superficie in cui è univocamente definito un solo piano tangente. ◆ [ALG] Radice s.: di un'equazione f(x ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
soluzione
soluzióne s. f. [dal lat. solutio -onis, der. di solvĕre «sciogliere», part. pass. solutus]. – 1. a. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, di una sostanza, solida o liquida, in un’altra, generalm. liquida; spec. nel linguaggio...