Vicino Oriente antico. La matematica
Jöran Friberg
La matematica
Gli esercizi metro-matematici nel III millennio
La ricerca sulla matematica mesopotamica conobbe il suo periodo pionieristico a partire [...] termini. Tuttavia, a quanto pare, il caso generale di tre o più equazioni non omogenee era ancora al di fuori della portata delle tecniche matematiche dell'epoca. Le equazioni lineari a una incognita erano di solito di una complessità voluta. Il caso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] di Bombelli contiene altre importanti novità. In primo luogo, le conoscenze algebriche sulle equazioni fino al quarto grado vengono integrate in una trattazione omogenea, nella quale non poca parte ha un sistema di notazioni molto più agevole di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La tradizione araba del Libro X degli Elementi
Marouane Ben Miled
La tradizione araba del Libro X degli Elementi
La storia delle letture [...] -102 del Libro X, riconducendo le loro dimostrazioni alla soluzione di equazioni di secondo grado (propp. 54-59 e 91-96) o del Libro X degli Elementi afferma che, date due grandezze omogenee, se si toglie da quella più grande una parte maggiore della ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] istante ai quali ci si riferisce, oppure, generic., dall'equazione d'o.; se riferita a un'o. sinusoidale e che la pulsazione ha un signif. diverso da quello della frequenza, benché sia omogenea con essa nei sistemi di unità CGS e SI. ◆ [MCC] [EMG] ...
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Complessità
Antonio Lepschy
Il termine complessità è oggi parte integrante del linguaggio scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione esso [...] nel tempo (o tempo-invarianti), può essere descritto in termini di relazione tra ingresso e uscita dall'equazione differenziale lineare, ordinaria e non omogenea
[1] formula,
dove u(t) e y(t) sono rispettivamente l'ingresso e l'uscita, che qui ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] In ogni teoria di campo relativistica, in partic. nella teoria della relatività generale per il campo gravitazionale, appare sempre l'equazione non omogenea di D'Alembert ð2F/ðt2-c2∇2F=s e quindi appaiono i p. ritardati. Nella fisica classica (per es ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Il calcolo delle variazioni
Ivor Grattan-Guinness
Il calcolo delle variazioni
Il calcolo in una e più variabili
Una volta sviluppata la teoria della differenziazione e integrazione [...] assai efficace di quest'ultima opzione era di assumere che ƒ fosse una funzione omogenea delle sue variabili, nel qual caso era possibile formare immediatamente un'equazione del primo ordine a partire dalla [6]. Con questi espedienti egli fu in grado ...
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BATTAGLINI, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Napoli l'11 genn. 1826. Trascorse la sua prima fanciullezza a Martina Franca (Lecce) nella casa del nonno paterno presso cui fece i primi studi. Ritornato [...] fisiche e matem. di Napoli, I (1862), pp. 168-178: appoggiandosi a risultati precedenti, trova l'equazione in coordinate omogenee dei luoghi dei centri delle coniche iscritte e circoscritte ad un quadrilatero e determina nuove proprietà. Intorno ai ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] è noto come determinante hessiano:
Da considerazioni puramente geometriche sui punti di flesso della curva di equazione f=0 (f è in questo caso un polinomio omogeneo), Hesse, che non conosceva i risultati di Boole, dimostrò nel 1844 che se f si ...
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varieta
varietà [Der. del lat. varietas -atis, da varius "vario"] [ALG] Nozione che generalizza quella di curva e superficie; intuitivamente, si presenta come un ente geometrico a n dimensioni (con n [...] r-dimensionale Pr, e cioè come insieme dei punti le cui coordinate proiettive soddisfano a un sistema di equazioni algebriche omogenee. Esempi elementari sono una curva algebrica piana, una superficie algebrica nello spazio a tre dimensioni, un ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...