In matematica, si chiamano metodi, o procedimenti di a. o, semplicemente, a., procedure alle quali si ricorre per rappresentare enti matematici (numeri, misure, funzioni ecc.) in modo non esatto, ma sufficientemente [...] della soluzione cercata. Esempi di applicazioni di questo procedimento sono il metodo delle tangenti per il calcolo delle radici reali di un’equazione e il metodo di Picard-Lindelöf per l’integrazione numerica delle equazionidifferenzialiordinarie. ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] vera e propria rivoluzione in questo campo, con profonde ripercussioni su tutta la teoria qualitativa delle equazionidifferenzialiordinarie, avendo evidenziato una transizione continua dall’ordine al caos. Partendo da un altro ordine di problemi ...
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Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] problema è quello dell’integrazione di equazioni (o sistemi di equazioni) differenzialiordinarie. Si può infine citare l’insieme dei problemi differenziali, stazionari o evolutivi, esprimibili attraverso equazioni alle derivate parziali, di notevole ...
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Stabilità
Corrado Mascia
Uno degli aspetti fondamentali del mondo naturale è la sua potenzialità di trasformazione; è proprio l'evolvere degli oggetti che permette all'uomo di percepire lo scorrere [...] dinamici di tipo diverso dalle successioni ottenute per ricorrenza. Il caso più classico è quello delle cosiddette equazionidifferenziali (ordinarie e alle derivate parziali), in cui il parametro temporale n è una variabile continua e non discreta ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] quali l'età, la dimensione, il sesso, differenze di collocazione geografica ecc.), viene descritta da una singola equazionedifferenzialeordinaria, cui si dà in genere la forma specifica seguente (modello di Verhulst), dove N è il numero degli ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] matematico investigare.
L'evoluzione temporale è spesso astrattamente descritta mediante modelli continui come le equazionidifferenziali (ordinarie o alle derivate parziali). Geometricamente questa descrizione equivale a immaginare lo spazio delle ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] infinite altre, alterandole per un fattore di proporzionalità. Per es., l’equazione x2−5 x y+6 y2=0 ammette le soluzioni x=2 k nulla.
3.2 E. differenzialiordinarie. In generale, la soluzione di un’ e. differenzialeordinaria di ordine n dipende ...
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matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] opposti; una m. emisimmetrica di ordine dispari ha determinante nullo. ◆ [ANM] M. fondamentale di un'equazionedifferenziale lineare: v. equazionidifferenzialiordinarie nel campo reale: II 452 b. ◆ [ELT] M. fotosensibili monolitiche e ibride: v ...
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spazio
spàzio [Der. del lat. spatium, probab. da patere "essere aperto"] [FAF] Con signif. intuitivo astratto e assoluto, il luogo illimitato in cui tutti gli oggetti materiali appaiono collocati, di [...] ] S. dei campioni, o degli eventi o delle traiettorie: v. probabilità classica: IV 579 e. ◆ [ANM] S. dei movimenti: v. equazionidifferenzialiordinarie nel campo reale: II 454 f. ◆ [ALG] S. dei parametri: v. fibrati: II 568 c. ◆ [ALG] S. dei tensori ...
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simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...