L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] , dimostrano quanto profondamente egli fosse uomo del suo tempo. Il suo interesse iniziale riguarda i sistemi di equazionilineari alle derivate parziali, analoghi a quelli studiati da Jacobi nella dinamica. Non è facile determinare un insieme ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] sin dai tempi più antichi quello della risoluzione di equazioni a coefficienti interi: Pitagora risolveva equazioni quadratiche legate ai triangoli rettangoli, Euclide utilizzava equazionilineari per calcolare il massimo comun divisore di due numeri ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] ᾽al sul seguente problema. Date dieci incognite x1, ..., x10, si cerca un sistema di equazionilineari a sei incognite; egli ottiene
equazioni a sei incognite; poi, esaminando il problema della loro compatibilità e applicando delle combinazioni ...
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matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] .) oppure per esprimere sinteticamente i risultati di certe operazioni (per es., la soluzione di un sistema di n equazionilineari in n incognite), ma anche, generalizzando il concetto, per introdurre enti utili in questioni particolari (per es., le ...
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geometria
geometrìa [Der. del gr. gÝeometría, comp. di G✄è "Terra" e -metría "misurazione della Terra" (intesa soprattutto come porzioni di superficie terrestre), e dunque propr. "agrimensura", come [...] determinare il punto comune a due rette del piano equivale a quello di determinare la soluzione di un sistema di due equazionilineari in due incognite. Lo scopo della g. analitica si raggiunge con l'introduzione di un sistema di coordinate (per cui ...
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algebra non commutativa
Luca Tomassini
Sia F un campo, ovvero un corpo commutativo. Un insieme A è detto F-algebra (o algebra su F) se è uno spazio vettoriale sul campo F (per es., i campi ℚ, ℝ, ℂ dei [...] di tali algebre sono in realtà strettamente legati all’elaborazione dell’algebra lineare, ovvero allo studio dei sistemi di equazionilineari, e in particolare al nome del matematico inglese William R. Hamilton. Un esempio fondamentale di algebra ...
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Capelli Alfredo
Capélli Alfredo [STF] (Milano 1855 - Napoli 1910) Prof. di algebra nell'univ. di Palermo (1881) e poi (1884) di Napoli. ◆ [ALG] Matrice di C.: v. oltre: Teorema di Rouché-Capelli. ◆ [ALG] [...] dell'algebra inviluppante: v. invarianti, teoria degli: III 286 f. ◆ [ALG] Teorema di Rouché-C.: un sistema di m equazionilineari in n incognite è compatibile se, e soltanto se, il rango della matrice dei coefficienti delle incognite è uguale al ...
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Cramer Gabriel
Cramer 〈kramër〉 Gabriel [STF] (Ginevra 1704 - Bagnoles, Nîmes, 1752) [STF] Prof. di matematica nell'univ. di Ginevra (1724). ◆ [ALG] Regola e teorema di C.: se un sistema di n equazioni [...] lineari in n incognite xj (j=1,2,...,n) ha il determinante D dei coefficienti diverso da zero, esso ammette l'unica soluzione xj=Dj/D, essendo Dj il determinante che s'ottiene da D sostituendo in esso i termini noti bi ai coefficienti aij della j- ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] non radiativo: v. gravitazionale, moto relativistico: III 91 d. ◆ S. lineare: (a) [LSF] generic., s. governato da leggi ed equazionilineari; (b) [ELT] con signif. specifico: v. segnali, analisi dei: V 129 f. ◆ [ANM] S. lineare piano perturbato: v ...
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tangente
tangènte [agg. e s.f. Der. del part. pres. tangens -entis del lat. tangere "toccare"] [ALG] Di ente (retta, linea, superficie, ecc.) che abbia un particolare comportamento con altro ente della [...] 570 b. ◆ [ANM] Metodo delle t.: costituisce la traduzione grafica (v. fig.) del metodo di Newton-Eulero, o di Eulero, di risoluzione numerica di equazionilineari: v. calcolo numerico: I 409 e. ◆ [ALG] Spazio t.: v. varietà differenziali: VI 489 c. ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...