Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] di allora, Sergio Amidei, "non si può parlare di cinema fascista, ma di cinema italiano" (Le cinéma italien, 1990, pp.
Ma cresceva anche la qualità. Nell'estate 1932 si era tenuta la prima edizione della Mostra internazionale del cinema di ...
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TOGNAZZI, Ugo
Michele Sancisi
(Ottavio Ugo). – Nacque a Cremona il 23 marzo 1922, primogenito di una famiglia piccolo borghese, seguito da Ines due anni dopo.
Il padre Ermenegildo, detto Gildo, un assicuratore [...] trovato un nuovo incarico all’Ufficio Ammasso e fieno, ma era nelle ore serali che il giovane dava il meglio di sé soprattutto a Il federale.
Diretto da Salce, Tognazzi è un fascista tanto convinto quanto ingenuo – come certi italiani di vent’anni ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] scrisse articoli per Architrave, la rivista del Gruppo universitario fascista (GUF), e fu redattore de Il Setaccio, si mise in salvo a Casarsa, dove intanto la famiglia si era trasferita per attendere al sicuro la fine della guerra. Nella fuga perse ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] La grande illusione) di Jean Renoir venne fischiato dai fascisti per il suo carattere pacifista. Nel 1938 l'aggravarsi Renoir, quasi un atto di riparazione verso il cineasta che era stato bersaglio di un attacco politico. Più consistente la ripresa ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] a voler ricondurre la speranza all'affabulazione cinematografica).
R. era ormai maturo per i suoi capolavori. Nel 1937 uscì La le riprese nel mese di maggio. Aggredito da un gruppo di fascisti, le sospese al terzo giorno e tornò a Parigi. Non potendo ...
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PONTECORVO, Gilberto
Stefania Carpiceci
PONTECORVO, Gilberto (Gillo). – Nacque a Pisa il 19 novembre 1919 da Massimo e da Maria Maroni.
Il nonno materno, Arrigo, fu primario dell’ospedale Fatebenefratelli [...] Durante una perquisizione in un deposito clandestino la polizia fascista scovò armi e ciclostili, ma soprattutto un documento in quell’appartamento che, ora affittato da Gillo, era stato dalla metà degli anni Cinquanta una comune cinematografica dove ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] il terreno favorevole per un grande sviluppo. Ciò fu dovuto soprattutto allo stato d'ignoranza in cui lo spettatore era stato tenuto durante il ventennio fascista, a causa dell'autarchia culturale imposta in modo sempre più rigido dal regime. C ...
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Biografico, film
Renato Venturelli
Detto anche biopic (biographical picture), comprende quei film che rievocano la vita di personaggi realmente vissuti, rielaborandola in modo più o meno romanzesco. [...] biographical musical ecc.). In molti casi, a essere celebrata da Hollywood era la storia americana (Young Mr. Lincoln, 1939, Alba di gloria Aldo Vergano), nella romanità riletta secondo un'ottica fascista (Scipione l'Africano, 1937, di Gallone). In ...
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MANGANELLA, Renato Eduardo (Lucio D'Ambra)
Massimiliano Manganelli
Nacque a Roma il 1 sett. 1880 da Domenico, direttore generale del ministero dei Lavori pubblici, e da Luigia Villa; la famiglia, benestante, [...] il suo titolo più celebre rimase Effetti di luce, che era stata pubblicata nel 1906 (Torino-Roma) e nel 1916 IV (1935), 1, pp. 17-20; A. Zimei, L. d'Ambra. Etica fascista nell'opera di un romanziere, Roma 1937; A. Santelli, L'ultimo dei romantici: L. ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] Mattoli, 1950 e in altre due pellicole, di cui curò anche la regia: Era lui… sì! sì!, 1951, insieme con Metz e M. Girolami e Lo televisione italiana, Milano 1992, ad ind.; G. Aristarco, Il cinema fascista. Il prima e il dopo, Bari 1996, ad ind.; Diz. ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...