LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] originale ma che ben si inscriveva in quell'idea di nobilitazione del volgare e dei suoi classici che caratterizzava la cultura della Firenze medicea. Il L. era stato inoltre già lettore attento delle rime petrarchesche, come testimonia la loro ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] (E. A. Lowe, Codices latini antiquiores, I, Oxford 1934, n. 24), che era stato scoperto e trascritto l'anno precedente da P. J. Bruns e dal gesuita V. della Biblioteca Alessandrina, con una traduzione in volgare, e nella lunga introduzione finiva per ...
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BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] una breve permanenza al Carmine di Torino. il 24 ott. 1832 il B. era di nuovo a Genova, come rettore della casa di S. Ambrogio, ormai in piena il valore del volgare toscano come "tribunale sovrano" in fatto di lingua. Il volgare toscano è inteso ...
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VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] lo ospitò tra il 1554 e il 1555 a Orvieto, dove era governatore, e poi a Bologna, dove arrivò come vicelegato nell’ottobre sperimentazioni metriche, e fu tra i primi a praticare in volgare la forma dell’ode e dell’elegia.
Di riconosciuta autorevolezza ...
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BRUNSWICK, Ottone di
Ingeborg Walter
Appartenente alla famiglia dei duchi di Brunswick-Grubenhagen, un ramo collaterale dell'illustre stirpe dei Welfen (Guelfi), il B. nacque, maggiore di otto figli, [...] il B., che dopo essere stato rinchiuso nel Castel Nuovo era stato trasferito nel castello di Muro secondo gli uni, al di G. Mollat, I, Paris 1916, p. 422; Cronica volgare di anonimo fiorentino dall'anno 1385 al 1409,già attribuita a Piero di ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] L’omaggio non ebbe l’esito auspicato e, nel 1558, Patrizi era ancora a Venezia, membro dell’Accademia della Fama, fondata nel 1557 da trattatistica di ispirazione ficiniana, non ripudiando l’amore volgare e presentando quindi l’uomo nella sua duplice ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] dell'anno 1312, ché a quella data il componimento era già noto (basti pensare alla citazione dantesca). La data , Bibl. sicula, I, Palermo 1708, p. 140; G. M. Crescimbebeni, Ist. della volgar poesia, I, Venezia 1731, pp.2-6; II, 2, ibid. 1731, pp. 7- ...
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DELLA SCALA, Cansignorio (Canisdominus, Cane; il vero nome era Canfrancesco)
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Mastino (II), dominus di Verona e Vicenza, e di Taddea da Carrara, nacque il 5 marzo [...] Mantova: l'ostilità latente o manifesta con la vicina città era del resto, sin dai tempi di Mastino (II), una . 490 ss.; E. Rossini, Appunti per un regesto di documenti in volgare veronese (secc. XIII-XIV), in Atti della Accad. delle scienze dell'Ist ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] , ma poi ripresa più volte in tre successive redazioni in volgare del 1551 e del 1559-63, tuttora conservate manoscritte presso inutilis" (Lib. V, § Fin., q. 12 n. 1). Era la pratica dunque ad essere chiamata in causa per risolvere, con la forza ...
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GARBOLI, Cesare
Raffaele Manica
Nacque a Viareggio il 17 dicembre 1928, sesto figlio (dopo cinque sorelle) di Antonio, ingegnere nato a Intra, in Piemonte, ma di origini lombarde, e di Carolina D’Antoni, [...] fatto di sofferenza, di eleganza, di reticenza insolente e volgare. Pensai che Lacan fosse un impostore (dico che lo Abeba per un’intervista a Hailé Selassié. Quello con Soldati era un sodalizio importante, che si protrasse nel tempo in varie ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...