VITTORE, C. Giulio (C. Iulius Victor)
Cesare Giarratano
Retore del sec. IV dell'eravolgare, che compose un'ars rhetorica, compilando sei autori: Ermagora, Cicerone, Quintiliano, Aquilio, Marcomanno, [...] Taziano. Però la fonte principale fu Quintiliano, tanto che quest'opera ha contribuito alla ricostruzione del testo e ad una più esatta rivalutazione dei codici della sua Institutio oratoria.
Il manuale ...
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GUASCO, Francesco Eugenio
Cesare Preti
Nacque ad Alessandria il 3 nov. 1725 da Guarnerio Lorenzo, marchese di Castelletto d'Erro, e da Maria Violante Turinetti, dei conti di Perego. Secondo di quattro [...] 'opera muratoriana, il lavoro apparve privo del nome dell'autore (Annali d'Italia compilati da L.A. Muratori dal principio dell'eravolgare fino all'anno 1750 e continuati… dall'anno 1750 fino all'anno 1764, Napoli 1778). D'altronde il G., narrandovi ...
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BARPO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Bellunese, nato il 10 nov. 1584, fu avviato ad una tranquilla e proficua carriera ecclesiastica. Divenne così, dopo il consueto corso di studi, sacerdote, [...] di libri d'agricoltura, I, Venezia 1808, p. 269; A. Fappani, Memoria ossia saggio storico dell'agricoltura treviiiana dal principio dell'eravolgare a, dì nostri, in Memorie scientifiche e letterarie dell'Ateneo di Treviso, I, Treviso 1817, p. 145; P ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] vagavano per le piccole corti ecclesiastiche o laiche e vi cantavano rozze composizioni in versi).
Ai primi del Duecento il volgareera largamente adoperato per scopi pratici, ma ormai il Cantico di frate Sole (1224 circa) e le poesie della Scuola ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] affermate come nuovo strumento d’espressione artistica e giungevano ai più alti livelli anzitutto in Italia, che pure al volgareera arrivata più tardi rispetto ad altri paesi europei. Il l. resterà ancora lingua dotta, sia presso gli umanisti, sia ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] , per la prosa il Boccaccio, e diede una delle prime grammatiche della nostra lingua, riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era già in atto. Esso fa le sue prove nelle Rime (1530), eleganti ma fredde, che diedero ai lirici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] esteso i passi sui quali si costruiva il ragionamento e sintetizzava in ordine cronologico la controversia. La scelta del volgareera giustificata dal programmatico intento didattico che si rivolgeva a un pubblico non perito in teologia e latino, ma ...
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GIAMBONI, Bono (Bono di Giambono)
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Firenze prima del 1240 da Giambono di Vecchio, giudice fiorentino, la cui famiglia apparteneva al "popolo" di S. Martino del Vescovo.
Il [...] attivamente alla vita politica della città e che, attraverso i volgarizzamenti e la scrittura di opere originali in volgare, era impegnata nella creazione di una nuova cultura laica.
Non vi sono elementi che consentano di determinare la datazione ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] aveva affermato che il suo scopo, nell'usare il volgare, era quello di estendere la fruibilità del libro a coloro che umorale e la relativa terminologia; il Bartoli che elogia in volgare Galileo o il Borelli di cui il Padre Proposto delle Scuole ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] di tutte le sillabe ecc.) non rappresenta tuttavia una novità assoluta, visto che il problema dell'ortografia del volgareera stato oggetto nei decenni precedenti dell'attenzione di letterati quali Giangiorgio Trissino e Claudio Tolomei, né incontrò ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...