Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] senso bembiano-fortuniano.
È notevole che Bembo puntasse subito, per accreditarsi come scrittore volgare, su un’opera prima in prosa: gli Asolani. La prosa, infatti, era un terreno ben più difficile per uno scrittore non toscano rispetto alla poesia ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] di Siviglia, ora alla Free Library di Philadelphia, in Pennsylvania.
L’ambiente marinaro era, nel basso medioevo, particolarmente propizio per l’impiego anche scritto del volgare, o di un latino la cui terminologia, solo in parte ereditata da quella ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] a «comprendere che inclinazione sia la tua», dal «re che era mastro di bottega» al «re dal quale dependevano alla fine le Guicciardini a ➔ Galileo Galilei, che avrebbe conquistato al volgare il campo della scienza.
Guicciardini, Francesco (1857-1867 ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] , gli stretti rapporti con Roma e l’affermazione del volgare fiorentino in Italia spinsero i Cavalieri ad adottare l’italiano entrambe le isole l’italiano fu difeso dalla classe colta, che era ovviamente la minoranza (circa l’11%), ma a Malta l’ ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] vengono oggi usate come eufemistiche, in virtù della loro veste latineggiante o comunque arcaizzante: meretrice era in origine assai volgare, perché designava direttamente colei che guadagna vendendo il proprio corpo (dal lat. merēre «guadagnare ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] . Di fronte alla congerie di abitudini presenti nei manoscritti, si può affermare che l’apostrofo era quasi del tutto assente negli scritti in volgare, a vantaggio delle forme univerbate. Anche negli autografi di Petrarca e di Boccaccio elisioni ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] . V, 142)
elli avea del cul fatto trombetta (Inf. XXI, 139)
E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inf. XXXIV, 139)
Era già l’ora che volge il disio / ai navicanti e ’ntenerisce il core / lo dì ch’han detto ai dolci amici addio (Purg. VIII, 1-3)
esta ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] a opere in latino non mancano le traduzioni in volgare come quella eseguita sui Rerum Moscoviticarum Commentarii, redatti l’eco del latinismo dissidente (1977), che nell’URSS era usato in chiave polemico-denigratoria, e di refuznik, espressione ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] il terzo, quello che aveva parlato, rimase fuori con l’arma puntata. Era alto, molto giovane, e portava una corta barba nera; a tutti e lontano (Bonomi 2002).
Sin dai primi testi in volgare il passato remoto appare con la funzione aoristica del ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] la traduzione dell’aggettivo omerico leukólenos, epiteto di Era, è dalle bianche braccia).
Per quanto concerne patrio di Dante» e sul «suo libro intorno il volgare eloquio»), che ripropone, debitamente aggiornate, posizioni ‘italianiste’ ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...