I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] (poi Cavalieri di Malta, 1530-1798), che il volgare toscano viene adottato come lingua ufficiale. Nel XIX secolo, Immigration Act del 1917, inasprita nel 1924, secondo la quale era impedito l’ingresso negli Stati Uniti agli analfabeti al di ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] (Alberti 1996). Ancora nel Cinquecento, però, nelle scuole di grammatica la didattica era centrata sul latino ed era vietata la lettura di opere in volgare (Bruni 1984: 48), benché fossero ricercate da alcuni alunni, mentre il lessico latino ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] di contraddire), per es., ancora ai primi del Novecento era indicata come la più comune nel manuale di ortografia di quando si conservano certi nessi etimologici, o del volgare, nel caso di raddoppiamenti fonosintattici indebitamente trascritti, del ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] l'anno successivo nel Propugnatore (Bologna 1880).
L'opera era esile e vistosamente immatura, ispirata alle Epopées françaises di storia comparata delle lingue classiche, occupandosi di latino volgare in epigrafi e graffiti (si veda la successiva ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] periodo di massimo impatto esercitato dal latino sulle strutture del volgare, e non limitato al lessico. Il bilinguismo degli latina passò poi a indicare gli acquai delle sacrestie, dove era inciso il versetto del salmo, e in un secondo momento ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] , denominati appunto copialettere (➔ cancellerie, lingua delle).
L’apparato dei modelli di lettera in volgare inseriti in queste opere non era soltanto al servizio di importanti relazioni politiche o diplomatiche, ma prevedeva anche esempi per usi ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] uso costante dell’italiano letterario in versi della tradizione poetica volgare di ➔ Dante e di ➔ Francesco Petrarca.
Rappresentata .
Agli esordi del secolo, la lezione del teatro goldoniano era ancora viva nei testi di Giovanni Giraud, in quelli di ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] fargliela fuori, la nostra asti (www.finanzaonline.com)
(28) forse era lui l’uomo giusto ... ma l’hanno fatto subito fuori (www. ; ex+trahĕre > estrarre) già in latino volgare comincia a incrinarsi. Infatti, per una progressiva opacizzazione della ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] più antichi. In breve, il toscano diventa la lingua volgare «magis apta ad litteris», come dice il padovano Antonio da -mento, -ezza, ecc.; cfr. Corti 2005). L’insieme era una vegetazione troppo esuberante e incontrollata, specie per le ragioni del ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] credo» (Dante, Purg. V, 35), continuazione del lat. volgare (mihi) vīsum (est) per il classico mihi videtur.
I gerghi documento epistolare» (Pulci 1962: 1007), la cui finalità era quella di occultare la partecipazione di fanciulle-meretrici (chiamate ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...