Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] primato del codice civile, delle norme cioè che regolamentavano la vita del privato. Era appunto al codice civile, considerato il più importante dei codici, che si volgevano soprattutto l’interesse e l’impegno dei legislatori del nuovo Regno d’Italia ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] uomo pubblico o ne difendono l'operato là dove esso gli era imputato a colpa, e hanno perciò un chiaro scopo apologetico di questo mutare dei tempi, lo specchio più vivido) doveva volgersi pietosa e ammirante alle vestigia del divino poeta.
Il testo. ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] vita politica in una città il qui clima politico era tutt'altro che tranquillo: nel 1378 lo incontriamo infatti II, p. 216; III, pp. 20 s., 53, 75; Cronaca volgare di anonimo fiorentino dall'anno 1385 all'anno 1409 già attribuita a Pietro di Giovanni ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] con la falsa indicazione di Colonia, nel 1691, quando l'autore era a Roma già da due anni, in sole cinquanta copie e del poeta vi è rappresentata da Omero;il secondo tratta della poesia volgare, e il modello di poeta è Dante.
Le Origines, esito di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] poche e comprensibili a tutti, dunque in lingua volgare. Quanto alle opinioni accumulatesi nei secoli, assemblate , del quale in queste pagine si sono rilevate le ‘magagne’, era ormai giunto a un punto tale da minare la stabilità del diritto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] legittimazione a far uso di un particolare cespite di utilità, che era attiva in via non esclusiva in testa a un soggetto specifico, tipiche, attive e praticate nel campo del diritto cosiddetto volgare: di quel diritto, cioè, che si sviluppò nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] largo pubblico interessato.
Come si vede, in questo caso non c’era un sovrano o un territorio da rappresentare, ma solo da garantire Romae 1669-1673.
Giovanni Battista De Luca, Il dottor volgare ovvero il compendio di tutta la legge civile, canonica, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mos italicus e mos gallicus
Italo Birocchi
Un indirizzo nuovo per la scienza giuridica
La coppia di concetti mos italicus/mos gallicus entrò in uso nel Cinquecento, allorché la metodologia nuova dell’Umanesimo [...] 14 e 9, ff. 5r e 4v), lo ius commune non era altro che l’insieme delle direttrici che scaturivano dalla consuetudine interpretativa.
Un’ pensiero utopista, essa sollevò il velo sul volgo dei pragmatici, disinteressati alla scienza giuridica e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto patrio
Italo Birocchi
Ricognizione del tema
Nella storiografia italiana il tema è relativamente nuovo e, per così dire, magmatico, tanto che si parla di 'diritto patrio' senza per lo più [...] conseguenza che la legge fosse da per tutto comune ed uniforme (Il dottor volgare, 1673, lib. II, cap. XXI, n. 6).
Egli addirittura e a copertura di tutte le branche del diritto.
Era quel retroterra che fece dire a Nicola Nicolini, uno degli ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] non contrasta una certa propensione allo scherzo, mai però volgare, che traspare da vari luoghi delle sue opere ed ., che dovette essere scritta tra il 1028 e il 1210 ed era certamente già in circolazione nel 1211, fu arricchita d'aggiunte, nel ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...