CASTELNUOVO, Gaetano Cottone principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 14 ag. 1714 da Carlo e da Anna Maria Morso e Fardella. Esponente della più alta aristocrazia isolana (fu investito del [...] Chiesa).
In questa direzione di rafforzamento dell'autorità centrale delloStato secondo i canoni dell'assolutismo illuminato si era posto il abuso che vi si sarebbe potuto commettere a danno anche dell'erario.
Il C. nelle sue "visite" non si limitò ...
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DELLA CHIESA, Giovanni Antonio, conte di Stroppo
Federica Paglieri
Figlio di Nicolino e di Lucia Corva (o Corto), fratello di Francesco Agostino, nacque a Saluzzo (secondo il Manno, il 16 febbr. 1594 [...] Commissioni degli Stati di S.A.R., carica istituita da Carlo Emanuele I nel 1627 allo scopo di arginare gli abusi che venivano perpetrati ai danni delle Comunità da parte dei commissari preposti ad esigere gli emolumenti dovuti all'erario ducale. La ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] , riforme, ordinamenti; che avevano frodato per sé l'erario pubblico, o se ne erano serviti "contra summum pontificem se la fatale donazione di Roma al papa era stata l'inizio della corruzione della Chiesa. Probabilmente l'A. pensava a un periodo ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] una tregua della durata di un anno, nella quale, tra l'altro, fu confermato l'onere, a carico dell'erario imperiale, di ; ma secondo ogni probabilità l'occupazione della Tuscia era già stata iniziata nelle precedenti riprese belliche del regno ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] C. E., quarto di questo nome, "un regno servo", "un erario povero", "un esercito vinto" (Botta cit. in C. Tivaroni, al Quirinale.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Vercelli, sez. di Biella, Arch. famiglia Ferrero della Marmora, cass. V, cart. 9, fasc. ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] divennero esuberanti; ed il Monte fu in grado di concedere all'erario prestiti che al 22 genn. 1845 ammontavano a 426.261 e per la sovrabbondanza dei materiali era stato necessario aggiungere, ai locali della villa del Laterano e del palazzo del ...
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ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] re sopprimesse la carica di presidente del Consiglio di stato; che rinnovasse il Consiglio delle Indie e che, il 20 genn. 1717, l'abolizione dell'antica divisione in regni separati; un insieme di provvedimenti per assicurare all'erario i proventi ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] secolo prima di Carlo Magno in quel mondo era stata realizzata una riforma monetaria altrettanto significativa. La relazione moneta, economia, politica, interessi dei mercanti, necessità dell’erario che, messi insieme, spiegavano la svalutazione, la ...
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CARLO II Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, il 31 ottobre del 1629, da Carlo duca di Rethel (1609-1631), figlio del duca di Mantova Carlo I Gonzaga Nevers, [...] , ma, con altrettanta disinvoltura, anche quello dell'erario. E, poiché nemmeno le entrate fiscali erano 54, 228; Arch. di St. di Modena, Arch. Segr. Estense. Sez. "Casa e Stato". Invent., Roma1953, p.152; e, anche, ad A. Luzio, Docum. degli arch. di ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] non poté quindi fare a meno che l'erario regio anticipasse l'oro necessario al papa, al 'Hist. et de Géogr. Ecclés., I, coll. 887-890; A. Crivellucci, Storia delle relazioni tra lo Stato e la Chiesa, II, Bologna 1885, pp. 166-171; H. Grisar, Roma alla ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...