LABÉ, Louise
Ferdinando Neri
Scrittrice francese, nata a Lione fra il 1520 e il 1522, ivi morta nel 1565. Figlia di Pierre de Charly, o Charlieu, detto L., artiere di condizione agiata, fu allevata [...] ; nella tessitura del dialogo è palese l'esempio di Luciano, mentre la difesa della Follia rammenta il celebre Elogio di ErasmodaRotterdam. Le rime (tre elegie e 24 sonetti, di cui il primo in lingua italiana) attestano lo studio della lirica ...
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KUMANIECKI, Kazimierz
Filologo classico polacco, nato il 18 maggio 1905 a Cracovia, nella cui università studiò con K. Morawski e T. Sinko; dopo viaggi di perfezionamento in Germania, Francia e Italia, [...] religioso-politico polacco del Cinquecento; gli Epigrammatum libri duo di Filippo Buonaccorsi (1963); l'Antibarbaron liber di ErasmodaRotterdam (1969).
Bibl.: La bibliografia delle opere è nei suoi Scripta minora, Varsavia 1967, pp. XXI-XLI, e ...
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PALSGRAVE, John
Salvatore Rosati
Cappellano di Enrico VIII, nato a Londra in anno non precisato, morto a Wadenhoe (Northamptonshire) prima del 3 agosto 1554. Ottenne il grado di baccelliere a Cambridge, [...] francese. Umanista, in relazione con Th. More ed ErasmodaRotterdam, prese gli ordini sacri; fu maestro della principessa francese a uso degl'Inglesi. Sotto questo aspetto fu superata da opere posteriori; ma essa contiene un vero e proprio repertorio ...
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FISHER, John (XV, p. 472)
Proclamato santo il 19 maggio 1935. Fu uno dei maggiori promotori dell'umanesimo in Inghilterra, amico di ErasmodaRotterdam che chiamò a insegnare all'università di Cambridge, [...] al Hall si deve solo la traduzione latina. Le opere latine (J. Fisherii Roffensis... Opera) furono pubblicate a Würzburg nel 1597; le opere inglesi da J. E. B. Mayor (The English Works of J. F., Londra 1876); la Defensio sacerdotii contra M. Lutherum ...
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FORTEGUERRI, Scipione, dettosi alla greca Carteromaco
Giuseppe Toffanin
Umanista, nato a Pistoia nel 1466, morto nel 1515. Versatissimo nella lingua e nella letteratura greca, fu tra i primi a esaltarle [...] specie dall'orazione De laudibus litterarum graecarum tenuta a Venezia nel 1504. Forse anche per questo fu molto caro a ErasmodaRotterdam, col quale s'incontrò a Venezia. Fu uno dei collaboratori più operosi di Aldo Manuzio, per il quale curò l ...
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cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo di pensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] o in senso ideale, come repubblica delle lettere, limitata agli intellettuali di ogni nazionalità.
L'umanista olandese ErasmodaRotterdam sostenne che la comunità universale degli uomini si fonda non soltanto sull'universalismo del cristianesimo, ma ...
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VIRGILI, Polidoro
Michele Lodone
VIRGILI (Vergili, Virgilio), Polidoro. – Nacque intorno al 1470 a Primicilio, nei pressi di Urbino, secondo figlio maschio di Giorgio e di Battista Pini.
Ser Giorgio, [...] cristiani). Di lì a due anni tradusse il De perfecto monacho di Giovanni Crisostomo, stampato nel 1530 con dedica a ErasmodaRotterdam, e nel 1545 pubblicò i dialoghi De patientia et eius fructu, De vita perfecta, De veritate et mendacio. Ma l ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] nel modo più penetrante e suggestivo (24). Vi era giunta la voce della devotio moderna, e con essa quella di ErasmodaRotterdam, che invitava a una più scavata consapevolezza dei valori cristiani e a non fare del ricupero allora in auge dei ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] , M. de Montaigne constatò una situazione analoga a quella veneziana (Viaggio in Italia, pp. 205-206; Saggi, libro I, XIV).
301. ErasmodaRotterdam, I colloqui, Milano 1967, p. 293.
302. U. Tucci, Carriere popolane, pp. 832 ss.
303. P. Paruta, Della ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] Ficino.
Una continuità con i motivi pichiani è ravvisabile nell'entusiasmo con cui il Grimani riceve a Roma, nel 1509, ErasmodaRotterdam. L'umanista ricorderà l'incontro con toni ammirati, in una lettera del 27 marzo 1531 ad Agostino Steuco, il ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...