CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] il C. rimase delle sue idee, senza aderire alla geniale latinità del Poliziano, poi ripresa e convalidata daErasmodaRotterdam nel suo Ciceronianus;tuttavia riconobbe che la sua lettera fu pubblicata "apologetica ratione" e poté sembrare importante ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] . Ottob. lat., 992, cc. 268r-278v; 2377, cc. 232r-241r, da cui deriva la pubblicazione di D'Amico, 1980, pp. 191-210, e dal , a cura di V. Branca, II, Firenze 1948, p. 59; ErasmodaRotterdam, Opus epistolarum, a cura di H.M. Allen, IX, Oxonii 1992, ...
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DALLE FOSSE (Bolzanio), Urbano
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Belluno nel 1442 da maestro Pietro.
Benché il vero cognome della famiglia sia Dalle Fosse, come ha dimostrato il Doglioni, tuttavia anche l'epiteto [...] al Musuro e al Renier (già ricordati fra i suoi discepoli), anche Pietro Bembo, Pietro Alcionio, Giovambattista Egnazio, ErasmodaRotterdam., Girolamo Aleandro ed altri.
Nel gennaio del 1498 pubblicò la prima edizione delle sue Institutiones Graecae ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] , nonostante la grazia dell'espressione, nel cinismo e nell'oscenità.
A dispetto dell'ammonimento di ErasmodaRotterdam, che mise in guardia da una sopravvalutazione dell'arte del B., i suoi epigrammi e in particolare il suo Hodoeporicon (del ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] vicine al latino (quali l’italiano). Essa diventa così centrale nelle pratiche educative del Cinquecento, con umanisti come ErasmodaRotterdam, col suo fortunatissimo manuale per l’apprendimento della scrittura, il De duplici copia verborum ac rerum ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e d’istituti. La filologia si fa strumento raffinato di critica anche sul terreno della teologia (L. Valla, ErasmodaRotterdam); la retorica e la dialettica vengono prendendo coscienza del loro valore nell’ambito di tutta l’esperienza umana (Valla ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] , ma vitali, dello spirito umano (ErasmodaRotterdam); mentre in Francia F. Rabelais svolge nelle rime giocose di F. Berni, e che fu ripreso felicemente in Francia da M. Régnier. Notevoli, nella letteratura inglese, il Mother Hubberd’s tale di E ...
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Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di ErasmodaRotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] inviato a studiare nel monastero di Fulda (1499) da cui però fuggì prima della vestizione (1505). Dedicatosi -16 a Roma, Bologna, Ferrara e Venezia), legandosi di amicizia con Erasmo e altri umanisti del tempo. Quando tornò in Germania, verso la metà ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] il greco la pronuncia che fu poi detta reuchliniana, in antitesi a quella che nel frattempo era stata proposta daErasmodaRotterdam. Pubblicò, fra l'altro, nel 1512 i Salmi penitenziali in lingua originale e scrisse i Rudimenta linguae hebraicae ...
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Umanista tedesco (Eichstätt 1470 - Norimberga 1530). Studiò in Italia, soprattutto a Padova e a Pavia. Stabilitosi a Norimberga nel 1497, fu incaricato di numerose missioni diplomatiche; per i comuni interessi [...] conosciuti in Italia. Dapprima partigiano di Lutero, assunse poi una posizione più prudente, paragonabile a quella di ErasmodaRotterdam. Figura tra le più rappresentative dell'umanesimo tedesco, se ne fece solerte promotore, in particolare con una ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
reuchliniano
(o reucliniano) 〈roikli-〉 agg. [der. del nome dell’umanista ted. Johannes Reuchlin (1455-1522)]. – In filologia classica, pronuncia r., particolare modo (usato in età moderna) di pronunciare il greco antico, che coincide in sostanza...