BONFIGLIO (Bonfio), Luca
Elpidio Mioni
Nacque verso il 1470 a Padova, dove la nobile famiglia dei Bonfigli si era rifugiata nel 1450, dopo essere stata espulsa da Bologna. Nulla sappiamo della sua formazione [...] già iniziata ad Amburgo, l'ebbe anzi ospite, se il Sabino dice d'avere visto presso di lui delle lettere inviategli daErasmodaRotterdam: probabilmente si tratta dell'unica lettera a noi nota e già citata.
Il B. morì a Padova il 7 luglio 1540e ...
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BAGLIONI, Luca
Nicola De Blasi
Nacque, intorno al 152o, a Perugia e appartenne quasi certamente alla nobile e potente famiglia cittadina (cfr. C. Cartari, Advocatorum Sacri Consistorii Syllabum, Romae [...] molto bene s. Agostino, Cicerone, e forse Quintiliano, e si serve spesso, pur senza mai citarlo, dell'Ecclesiastae di ErasmodaRotterdam. Ma l'esposizione trae tutta la sua vivacità dai continui riferimenti del B. alla sua diretta esperienza, e si ...
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FONTANA, Alessio
Raimondo Turtas
Nacque a Sassari, nel primo decennio del sec. XVI. Di famiglia agiata, poté ricevere una certa istruzione letteraria in una città che avrebbe conosciuto la prima scuola [...] criticate dal maestro di Rotterdam. Ciò è anche confermato Ponalco e quelle scritte o almeno sottoscritte direttamente da lui, ce ne sono pervenute 35, scaglionate (1967-1968), pp. 3-108; M. Bataillon, Erasmo y España, México 1979, pp. 368-388; R ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...