Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un periodo in cui gli artisti, non più al servizio dei principi, devono affidarsi [...] di sperimentazione e di apertura conoscitiva ai limiti dell’eresia. Considerato a lungo l’indiscusso capofila della poesia autonoma libertà di sperimentazione e di apertura conoscitiva ai limiti dell’eresia.
Da Napoli a Parigi: l’ascesa di un astro ...
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Seguaci della dottrina cristologica del diacono alessandrino monofisita Temistio (ca. 540), secondo la quale il Cristo, in quanto uomo, non conosceva alcuni eventi futuri, in particolare il giorno del [...] di Gesù (Marco 13, 32), la dottrina fu ammessa da alcuni scrittori cattolici, poi fu combattuta da Eulogio di Alessandria (598) e condannata da Gregorio I. Nella teologia attuale non è considerata eresia (decreto del S. Uffizio, 7 giugno 1918). ...
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nequizia
Domenico Consoli
Propriamente " dappocaggine ", " neghittosità trista ", e quindi " malvagità ", " pravità "; nel contesto di Pd VI 123 Quindi addolcisce la viva giustizia / in noi l'affetto [...] nobis esse perversus " (Buti).
L'eretica nequizia di Pd IV 69, talora intesa come " malizia che induce a eresia ", è da interpretare forse meglio come " eresia " che è in sé stessa pravità (v. l'opposizione con fede del medesimo verso): il Torraca fa ...
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Rolando Bandinelli (Siena, inizio del sec. 12º - Civita Castellana 1181); scolaro di Graziano, poi lettore di diritto canonico a Bologna (di questo periodo sono frutto le due opere Stroma e Sententiae). [...] anche dall'Impero. Tornò a Roma nel 1178. Nel 1179 indisse un concilio (il 3º lateranense) in cui venne condannata l'eresia catara. Nel 1179, urtatosi con i Romani che avevano eletto un nuovo antipapa (Lando di Sezze), abbandonò la città e si ritirò ...
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Bollandista (Anversa 1628 - ivi 1714), gesuita (1646); di vasta erudizione e grande acutezza critica, fu il principale assistente e continuatore di J. Bolland, e uno dei maggiori collaboratori degli Acta [...] cui dimostrò la non storicità (come per es., la derivazione dei carmelitani dal profeta Elia), P. ebbe denunce di eresia (una confutazione generale dei pretesi errori di P. fu pubblicata nel 1693 dal provinciale dei carmelitani in Fiandra, Sébastien ...
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Metropolita di Nicea (circa 1050-1120), ebbe una parte eminente nella polemica antilatina suscitata dalla missione a Costantinopoli, nel 1112, di Pietro Crisolano (Grosolano) arcivescovo di Milano.
Degli [...] quattro sono editi. Scrisse anche sul culto delle immagini e sulle due nature in Cristo. Caduto in sospetto di eresia per dottrine eterodosse-espresse in un trattato contro gli Armeni, evitò la deposizione con una ritrattazione ('Εξομολόγησις): già ...
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GIOVANNI IV papa
Giovanni Battista Picotti
Fu eletto a successore di Severino nell'agosto 640 e consacrato il 25 dicembre. Mandò per tutta la Dalmazia, sua terra natale, e per l'Istria danaro per liberare [...] presso il Laterano una cappella di cui resta un mosaico, rappresentante il pontefice. In una lettera a Costantino III riprovò l'eresia monotelita e difese la memoria di papa Onorio dall'accusa di avervi ceduto. Morì il 12 ottobre 642.
Bibl.: Lettere ...
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Figlia (Blois 1510 - Montargis, Loiret, 1576) di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna; sposò (1528) Ercole II d'Este, cui dette cinque figli, tra cui Alfonso II. Donna tenace ed energica, tutelò [...] . Allieva di J. Le Fèvre d'Etaples, si schierò a favore dei riformati accogliendo a corte molti profughi francesi sospettati di eresia, tra i quali il poeta C. Marot che scelse come suo segretario. Nel 1536 ospitò Calvino, con il quale rimase poi ...
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Vescovo di Milevi in Numidia (seconda metà sec. 4º), ha grande importanza per il suo scritto polemico contro il donatista Parmeniano, nel quale, oltre a fornirci preziose notizie sullo scisma donatista, [...] l'unitas animorum, per il possesso dei sacramenti validi e per le dotes che ha quale sposa di Cristo. O. distingue l'eresia dallo scisma e asserisce la santità oggettiva dei sacramenti (sacramenta per se esse valida, non per homines). L'opera di O ...
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Teologo e poeta (Vienne, Delfinato, 450 circa - ivi 518 o, secondo altri autori, 525). Vescovo di Vienne (dal 490 circa), fu in relazione con il re burgundo Sigismondo che, convertito da A. al cattolicesimo, [...] dallo stato burgundo, e per l'organizzazione in esso della Chiesa. Combatté, oltre l'arianesimo, il pelagianesimo e l'eresia di Eutiche (in due lettere che costituiscono insieme un piccolo trattato in prosa) e sostenne papa Simmaco durante lo scisma ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.