ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] , ma proibì, in attesa di una decisione della S. Sede, di incolpare coloro che sostenevano l'opinione contraria di eresia o peccato mortale. È l'ultimo importante atto pontificio prima della prescrizione generale della celebrazione della festa della ...
Leggi Tutto
LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] venire a rottura con Federico di Sassonia, adottò un atteggiamento morbido, mantenendo in sospeso il processo romano per eresia. Nel frattempo non mancò di fornire chiarimenti intorno alla dottrina delle indulgenze (9 nov. 1518), che però non ...
Leggi Tutto
ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] a lui a Ratisbona, nei primi mesi del 792, Felice, vescovo di Urgel, terra occupata dai Franchi, il quale aveva aderito all'eresia, fu costretto a riconoscere l'errore, e solo in un secondo tempo il re provvide a farlo condurre a Roma, perché il papa ...
Leggi Tutto
BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] , con partecipazione di prelati e principi, chierici e laici, convocata solamente per questioni - come per esempio, l'eresia ariana - riguardanti la Chiesa universale: tali furono i concili di Nicea, di Costantinopoli e simili; il concilio generale ...
Leggi Tutto
Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] nel 1455 con le sue Comparationes Aristotelis ot Platonis. Egli accusava malignamente il platonismo di essere una fonte di eresia e di immoralità e sosteneva che le teorie di Aristotele si attenevano al dogma cristiano. Fu contro queste distorsioni ...
Leggi Tutto
CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] omnem rationem illustrant; De Mediis pro restituenda Ecclesiae disciplina; Parere sulla predicazione di fra Vincenzo Messina accusato di eresia; Dritto regio sulla nomina del priore del Carmine. Nell'arch. storico del Museo di S. Martino di Napoli ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] , p. 80; R. Putelli, Vita storia ed arte bresciane..., I, Breno 1936, pp. 180-81; IV, ibid. 1937, p. 266; P. Paschini, Eresia e riforma catt. …, Romae 1951, pp. 155, 158; Id., D. Barbaro…, in Riv. di storia della Chiesa in Italia, XVI (1962), p. 55 ...
Leggi Tutto
MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] , pp. 185-199; M. Firpo, Inquisizione romana e Controriforma. Studi sul cardinal Giovanni Morone e il suo processo d'eresia, Bologna 1992, ad ind.; S. Giombi, Lo studio umanistico dell'antichità cristiana nella riforma cattolica, in Riv. di storia ...
Leggi Tutto
BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] che il re è "caput ecclesiae", cui è affidato un preciso compito religioso di mantenimento della disciplina e di lotta all'eresia, là dove non basti la parola del sacerdote; e come tale non è strano che a lui sia reso il "debitum subiectionis ...
Leggi Tutto
CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] Wien 1907, I, pp. 37 s., 42, 47; II, pp. 100, 117, 154; V. Zanolini, Appunti e documenti per una storia dell'eresia luterana nella diocesi di Trento, in VIII Annuario del Ginnasio pareggiato principesco-vescovile di Trento, Trento 1909, pp. 13-31; G ...
Leggi Tutto
eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.