La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] 2005), éd. par J.-N. Guinot, F. Richard, Paris 2008, pp. 390-412; L. Cracco Ruggini, Il Codice Teodosiano e le eresie, in Droit, réligion et société dans le Code Théodosien, Troisièmes journées d’Etude sur le Code Théodosien (Neuchâtel 15-17 février ...
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DA PORTO, Iseppo
Mauro Scremin
Fu figlio di Girolamo di Giovanni di Francesco e della nobile vicentina Angela Barbaran, nipote di Francesco Da Porto, collaterale generale delle milizie della Repubblica [...] probabilità si situa in questo periodo (pressappoco il decennio che va dal 1535 al 1545) l'adesione del D. all'eresia riformata, come del resto accadde per molti altri rampolli delle casate nobiliari vicentine. Inoltre occorre dire che, inserita sin ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] . 31 ss.).
La lettera di denuncia di Cirillo era corredata da un dossier di testi che dovevano documentare al papa l'eresia di Nestorio, mentre un fascicolo di documenti era stato mandato a Roma anche da Nestorio. Il dossier allestito da Cirillo era ...
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(arabo Giarba; fr. Djerba) Isola della Tunisia (514 km2 con 139.544 ab. nel 2004). Limita a SE il Golfo di Gabès ed è unita alla terraferma da una diga percorsa da una strada. Pianeggiante, ricca di pozzi, [...] spugne.
L’isola fu occupata dagli Arabi verso il 663 e vi si diffuse presto, come presso altre popolazioni berbere, l’eresia kharigita mantenutasi fino a oggi. Nel 12° sec. fu occupata per qualche tempo dai Normanni e poi dagli Aragonesi. Nel 16 ...
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Dottore della Chiesa (Lisbona ca. 1195-Arcella, Padova, 1231). Battezzato col nome di Fernando, entrò intorno al 1210 fra i canonici regolari di s. Agostino e studiò teologia a Lisbona e Coimbra. Passò [...] iniziò un’intensa attività di predicatore, prima nell’Italia settentrionale e poi nella Francia meridionale, dove combatté l’eresia albigese (1225-27). Tornato in Italia, fu ministro provinciale dell’Emilia e Lombardia (1227-30). Canonizzato nel 1232 ...
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Nimes
Nîmes
Città della Francia meridionale (bassa Linguadoca), capol. del dipartimento del Gard. Sorge sul luogo dell’antica Nemausus, città dei volci arecomici, colonia di diritto latino agli inizi [...] o 6°, N. divenne nel sec. 9° sede di contea, incorporata nel 1185 nella contea di Tolosa. Fu centro cospicuo della eresia albigese fino alla conquista di Luigi VIII (1226). Passata definitivamente alla corona nel 1271, N. divenne centro fiorente dell ...
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GARGANO, Giovanni Bernardino
Umberto Mazzone
Nacque agli inizi del sec. XVI ad Aversa, nel Casertano, da una nobile famiglia che deteneva la signoria di Farignano e Casal di Principe. Sposò Geronima [...] anche l'Alois e si concluse con l'abiura. Questi provvedimenti antiereticali si inserivano in un ampio disegno romano contro l'eresia in Campania, in primo luogo a Napoli e in Terra di Lavoro, le cui dimensioni dovevano apparire assai ampie agli ...
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ADRIANO V, papa
Ludovico Gatto
Ottobono di Teodisco Fieschi, della famiglia dei conti di Lavagna, nacque nei primi anni del '200. Nipote di Innocenzo IV, si diede alla vita ecclesiastica e fu successivamente [...] conservò ed accrebbe il suo prestigio: poté perciò ottenere la liberazione di Giovanni da Parma, accusato nel 1259 di eresia presso s. Bonaventura, generale dei francescani, e quindi incarcerato. Né meno efficace fu, nel 1261, la sua azione rivolta ...
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Figlio primogenito (n. verso il 1277 - m. Pescia 1328) di Matteo I e di Bonacossa Borri, compare nella vita politica milanese nel 1298 come capitano del popolo. In esilio col padre nel 1302, rientrò con [...] XXII, e nel processo organizzato dallà ecclesiastica contro i Visconti venne considerato, al pari del padre, responsabile di eresia, di violenza contro il clero e di stregoneria. Alla morte di Matteo (giugno 1322), Galeazzo gli successe nella ...
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Uomo politico spagnolo (Madrid 1534 - Parigi 1611), figlio naturale di Gonzalo P., che era stato segretario di Carlo V e di Filippo II; entrato nella segreteria di stato spagnola presso Ruy Gómez de Silva, [...] sospettato insieme ad Ana de Mendoza de la Cerda di aver ucciso J. Escobedo. Rimesso in libertà ma sospettato di eresia e osteggiato dal Duca d'Alba, si appellò ai fueros per sfuggire al processo intentatogli dal governo di Madrid. Allontanatosi ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.