Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] . 429-1079, in partic. pp. 671-734.
M. D'Alatri, Eretici e inquisitori in Italia, I, Il Duecento, Roma 1986.
R. Orioli, Eresia e ghibellinismo, in Federico II e le città italiane, a cura di P. Toubert-A. Paravicini Bagliani, Palermo 1994, pp. 420-430 ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] filosofici; accusato di eresia, dovette (1324) presentarsi alla curia papale, in Avignone, dove fu trattenuto per quattro anni; riuscito finalmente a fuggire, andò a Pisa con il generale dell'ordine, Michele da Cesena, in contrasto col papa Giovanni ...
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Pena capitale eseguita mediante getto di pietre contro il condannato. Sia nel Vicino Oriente antico, sia nell’Europa antica e medievale la l. ricorre tanto come spontaneo sfogo dell’ira collettiva, quanto [...] puniti con la l. delle trasgressioni a carattere esclusivamente sacrale (fattura, ossessione, violazione di interdetti, bestemmia, eresia ecc.) o soltanto in parte sacrale (parricidio, adulterio) dimostra che essa si praticava con un intento che ...
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BANDO E CONFINO POLITICI
GGiuliano Milani
di Giuliano Milani
Bando e confino politici
Nel punire la dissidenza politica Federico II fece ricorso, combinandoli in una nuova sintesi, agli istituti propri [...] , in Federico II e le città italiane, a cura di P. Toubert-A. Paravicini Bagliani, Palermo 1994, pp. 17-33.
R. Orioli, Eresia e ghibellinismo, ibid., pp. 420-430.
G.M. Varanini, La Marca trevigiana, ibid., pp. 48-64.
A. Zorzi, La giustizia imperiale ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] su quella che apparve a molti una vera e propria vendetta da parte del nuovo pontefice anche il ricordo dei sospetti di eresia che su di lui aveva sollevato durante il conclave Alfonso Carafa, arcivescovo di Napoli, infine graziato da P. in cambio di ...
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Diritto
Limitazione della libertà civile di espressione del pensiero, disposta per la tutela di un interesse pubblico e attuata mediante l’esame, da parte di un’autorità, di scritti o giornali da stamparsi, [...] a una dottrina errata della qualifica, secondo la natura e gravità dell’errore, di: eretica, prossima all’eresia, erronea nella fede, equivoca, ambigua, capziosa, sospetta, offensiva per i credenti, scandalosa, scismatica, sediziosa ecc.
C. come ...
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Bruno, Giordano
Anna Lisa Schino
Il frate domenicano finito sul rogo per le sue idee
Spirito ribelle e grande filosofo, Bruno fu condannato dalla Chiesa per le sue idee anticonformiste su Dio e sul [...] nacque a Nola (in Campania) nel 1548 e a 17 anni entrò nel convento di S. Domenico Maggiore a Napoli. Sospettato di eresia, nel 1576 fuggì a Roma, si spogliò dell'abito domenicano e cominciò a peregrinare per molte città europee: Ginevra (dove entrò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] a Roma fino al 1588, anno in cui si ritirò a Venezia disgustato dai costumi della curia e inseguito da sospetti di eresia che gli impedirono di ottenere la nomina a vescovo di Caorle e poi di Nona in Dalmazia dove intendeva ritirarsi per dedicarsi a ...
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GRAZIANI, Antonio Maria
Marcella Marsili
Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), nell'alta valle del Tevere, il 23 ott. 1537 da Giulio e da Ludovica Sernada, entrambi di illustre famiglia. Ultimo [...] si sarebbero uniformati alle prescrizioni dell'Indice e che non avrebbero ammesso all'arte chiunque fosse sospettato d'eresia. La Serenissima non accettò questa imposizione perché ciò avrebbe significato la subordinazione di un'arte laica alla Sede ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] di Atene. Per quel che riguarda gli ebrei ne tollerò i culti, ma ridusse i loro diritti di sudditi. Gli eretici (eresia), ossia i cristiani che dissentivano dai principi della Chiesa cattolica, furono esclusi da ogni carica civile e militare e i loro ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.