Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] "valet de chambre" del re Francesco I. A corte godé di un grande prestigio; ma accusato di eresia, e compromesso nell'affaire des placards, dové riparare prima presso Margherita di Navarra (1534), poi in Italia, a Ferrara (presso Renata di Francia) e ...
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Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano di Margherita di Navarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] , collaboratore di Calvino, difensore di Marot sospettato di eresia per la sua traduzione dei Salmi, si spinse su vivace espressione del libero pensiero nel 16º secolo, fu condannato per eresia dal parlamento di Parigi e tutte le copie, salvo una, ...
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Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal [...] 1380), di Padova (1384-88) e di nuovo in quello di Pavia (dove gli fu intentato, nel 1396, un processo per eresia) e di Padova (1407-11); diffuse in Italia, col suo insegnamento, le dottrine (da lui apprese probabilmente a Parigi alla scuola di ...
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Teologo e predicatore francescano (Bitonto 1385 circa - Atella 1465); insegnò teologia a Ferrara; a Napoli nel 1444 ebbe una disputa con L. Valla sull'origine storica del Credo che l'umanista sosteneva [...] composto a Nicea, mentre A. difendeva la tesi tradizionale dell'origine apostolica articulatim del Simbolo; il Valla fu per questo accusato di eresia nel processo che si svolse a Napoli. ...
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PATRIZI, Gian Giorgio
Martin Rothkegel
PATRIZI (de Petris, Petrisso; forse in croato Petrić), Gian Giorgio. – Nacque nel 1523 o 1524 nell’isola di Cherso, allora soggetta al governo veneziano, da un [...] di Francesco Patrizio, in Programma dell’I.R. Ginnasio Superiore di Capodistria, Capodistria 1892, pp. 3-34; Id., Un processo per eresia nel XVI secolo (Matteo Patrizio da Cherso), in Pagine istriane, VII (1909), pp. 32-35, 56-59, 92-99; A. Stella ...
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CELESTINO da Verona
Valerio Marchetti
Figlio di Lattanzio Arrigoni da Verona, il suo vero nome era Giovanni Antonio. Non conosciamo né la data di nascita né quella del suo ingresso nell'Ordine francescano [...] professo e suddiacono; cioè non raggiunse che gli ordini minori.
Nel 1587 C., subì il primo processo per causa di eresia davanti al tribunale dell'Inquisizione romana e abiurò "de vehementi" (il 17 febbraio) le opinioni che aveva professato e di ...
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Eretico (m. Saint-Gilles tra il 1130 e il 1140); sacerdote, espulso dalla Chiesa per ragioni ignote, si diede a predicare contro i sacerdoti, i sacramenti, il culto. La sua azione si svolse prima nel Delfinato [...] e Arles. Secondo le testimonianze di Pietro il Venerabile, che è fonte principale e pressoché unica per ricostruire l'eresia petrobrusiana, P. avrebbe sostenuto la non validità del battesimo dei bambini, l'inutilità delle chiese e del culto pubblico ...
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Scrittore ed editore (Vicenza 1912 - ivi 1988). Si formò nell'ambiente artistico veneto, dedicandosi dal 1935 alla scultura e all'incisione presso la bottega del padre. Svolse attività pubblicistica, specie [...] , alla quale ha partecipato. Ha pubblicato, oltre a raccolte di versi, due serie di racconti ispirati a Venezia (Processo per eresia, 1970; La putina greca, 1972). Fu fondatore (1945) e direttore della casa editrice Neri Pozza che, dopo un avvio con ...
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Avventuriero e scrittore politico (forse Policastro 1521 - Roma 1583). Agostiniano a Napoli con il nome di religione di Cornelio da Policastro, si allontanò ben presto dall'ordine e in Svizzera fece professione [...] (1555). Dopo un lungo periodo di vita avventurosa costellata di processi e condanne per intrighi di vario genere, per eresia, per apostasia, finalmente a Roma (dal 1576 circa), rientrato nell'ordine, riuscì a far fortuna, tramite Giacomo Boncompagni ...
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Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza [...] da Siena, riparò con 25 compagni ad Arezzo, poi in altre città vicine, quindi fu richiamato, avendo, dopo accusa di eresia, ottenuto (1367) da Urbano V l'approvazione alla sua congregazione. Il culto fu riconosciuto da Gregorio XIII; festa, 31 luglio ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.